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Sileri: “Serve subito nuovo piano oncologico o rischia di finire come con quello pandemico”

“Così come avevamo un Piano pandemico molto vecchio, per quanto riguarda l’oncologia siamo fermi al 2011. Chiesto scusa, a nome del Ministero, per il ritardo accumulato. Sarà mia premura seguire il nuovo documento e far sì che venga approvato senza dover aspettare altri cinque anni”: lo ha detto il sottosegretario alla Salute, Pier Paolo Sileri, prendendo la parola nell’Aula del Senato per discutere dell’adozione di un nuovo Piano oncologico nazionale.
A cura di Annalisa Girardi
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"Purtroppo mi trovo a rivivere qualcosa che non è lontano dal Piano pandemico. Così come avevamo un Piano pandemico molto vecchio, per quanto riguarda l'oncologia siamo fermi al 2011 con una proroga fino al 2016 e dal 2016 ad oggi": lo ha detto il sottosegretario alla Salute, Pier Paolo Sileri, prendendo la parola nell'Aula del Senato per discutere dell'adozione di un nuovo Piano oncologico nazionale. Per poi aggiungere: "Per quanto io possa aver studiato e cercato, non ho trovato nulla fino al 2019. O meglio, c'è un documento che è una bozza che non ha mai completato l'iter necessario per avere di nuovo un documento tecnico di indirizzo per ridurre il carico di malattia del cancro".

Sileri ha quindi chiesto scusa per questa situazione a nome di tutto il ministero della Salute: "Chiedo scusa, a nome del Ministero, per il ritardo accumulato, anche rispetto al registro dei tumori. Le scuse sono doverose per ognuno di voi e per ogni italiano per questi anni di ritardo". E ancora: "Sarà mia premura seguire il nuovo documento e far sì che venga approvato senza dover aspettare altri cinque anni", ha detto, precisando che spera che questo possa essere inviato già entro giugno alla conferenza Stato-Regioni.

"Se io leggo cioè che mi è stato scritto faccio fatica a pensare che servano cinque anni per scrivere un documento. Anche perché ora che scrivi un documento, in cinque anni, cambiano tante cose soprattutto per quanto riguarda l'oncologia. E ve lo dice un chirurgo che fa oncologia. Vi do la mia parola e il mio impegno affinché questo documento possa vedere il proprio iter concluso nel più breve tempo possibile", ha proseguito Sileri ribadendo il proprio impegno. Che ha quindi concluso: "Noi qui siamo 315. Ognuno di noi nel proprio collegio ha ogni anno almeno 1200-1300 persone che hanno un cancro e la metà di queste che muoiono. Ogni anno. Quindi dobbiamo farlo per loro e anche per noi, perché purtroppo nessuno di noi è esente. Questo è il mio impegno. Entro giugno dobbiamo avere questo piano".

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