Senato, arriva la legge per semplificare la donazione del proprio corpo alla scienza post mortem

Il Senato ha approvato all'unanimità con 220 si' e un astenuto in Aula il disegno di legge, già ratificato qualche settimana fa dalla commissione Igiene e Sanità, che regola e semplifica la donazione post-mortem del proprio corpo alla scienza con fini di studio. Il testo, che porta la firma del presidente della commissione di palazzo Madama, il senatore Cinque Stelle Pierpaolo Sileri, e che dovrà in seguito passare alla Camera, "scaturisce dalla necessità di regolamentare la pratica della dissezione dei cadaveri a fini di studio, di ricerca scientifica e di formazione, una pratica indispensabile per tutta la medicina e principalmente per l’esercizio della chirurgia".
Nel documento viene infatti spiegato che la proposta si è resa necessaria in quanto la "normativa vigente purtroppo non è del tutto chiara né esaustiva". Le leggi in materia, risalenti agli anni Novanta, infatti "non disciplinano né il percorso della donazione dal soggetto donatore alla struttura competente fruitrice, né la salvaguardia del principio dell’autodeterminazione e delle conseguenti modalità attuative fino al momento del decesso". Di conseguenza, le donazioni ad oggi in Italia sono scarsissime, sia a causa di una legislazione carente, che per la scarsità di informazioni in merito a disposizione dei cittadini.
Nel testo di legge si legge come la dissezione non sia solo indispensabile per gli studenti di medicina, ma sia anche "di fondamentale importanza in campo chirurgico, sia nella pratica e nella messa a punto di interventi particolarmente complessi, che nella sperimentazione di nuovi approcci medici, tecniche e tecnologie". Tuttavia, proprio per l'insufficienza di ‘materia prima' sono sempre più numerosi i giovani studenti di medicina che decidono di abbandonare le università italiane per seguire dei corsi all'estero dove venga data loro la disponibilità di poter studiare direttamente sul corpo umano.
L'obiettivo del disegno di legge è quindi quello "di dare ai cittadini la possibilità di donare il proprio corpo affinché possa essere utilizzato per fini di alto valore etico e umano": un investimento sulla scienza medica e la ricerca che porterebbe quindi un grandissimo vantaggio al sistema sanitario italiano. "Ma non solo: donare il proprio corpo post-mortem consentirebbe anche di non sperimentare più sul vivente, quindi sugli animali, che vengono a volte uccisi appositamente", ha affermato Sileri, che con la proposta vuole colmare un vuoto normativo non indifferente, dando "una possibilità a tutti quelli che hanno sempre dato una mano alla scienza di fare molto di più".