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Renzi a Conte: “Al Consiglio europeo ci rappresenta a pieno, basta dividersi in Ue”

Segnali distensivi da Renzi a Conte. Il leader di Iv, dopo le comunicazioni del premier sul Consiglio Ue straordinario di domani, che dovrà esaminare il bilancio 2021-2027, si rivolge a Conte: “Lei al Consiglio europeo ci rappresenta appieno, come rappresenta a pieno l’intera comunità nazionale”.
A cura di Annalisa Cangemi
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"Lei al Consiglio europeo ci rappresenta appieno, come rappresenta a pieno l'intera comunità nazionale. Troppo spesso in passato la politica ha fatto delle divisioni interne un elemento di debolezza in Europa". Lo ha dichiarato il leader di Italia Viva Matteo Renzi intervenendo in Aula al Senato, rivolgendosi al premier Giuseppe Conte, dopo le comunicazioni del premier sul Consiglio Ue straordinario di domani, che dovrà esaminare il bilancio 2021-2027. "Non è un fatto tecnico, ci giochiamo il destino dell'Europa", ha detto il senatore Renzi, ricordando anche le grandi sfide internazionali, come l'emergenza dovuta all'epidemia da Coronavirus e la questione della Brexit.

"Sia chiaro a quest'Aula che da parte di Iv sui temi della politica continentale e dell'impegno europeo non è possibile alcuna a divisione. Pensare che le fibrillazioni interne possano portare a una presa di distanza delle politiche europee sarebbe sbagliato. Lei, signor presidente, ci rappresenta appieno", ha detto ancora Renzi a Conte nel corso del dibattito.

"Il bilancio è un fatto decisivo, non tecnico: ci giochiamo il futuro dell'Europa", ha ribadito, e senza una proposta più avanzata "l'Europa è finita, morta, non ha un futuro e nei prossimi anni segneremo il suo funerale". Renzi cita ancora "Il rapporto tra Cina e Usa, la vicenda del coronavirus che provocherà un rallentamento significativo della locomotiva cinese, e forse la recessione negli Usa dopo le elezioni". E poi "ci sono alcune potenze appena fuori dall'Europa che giocano una partita complicata e profondamente sbagliata, e mi riferisco alla Turchia, la cui scelta strategica di intervenire in Kurdistan, Libia e anche a Cipro segna un pericolo per l'Unione Europea: è un problema europeo, non italiano. E poi la Brexit: Johnson cercherà di dare vitalità mentre l'Europa aappare stanca e rassegnata. In Germania sta per cambiare la leadership e dovrà cambiare modello economico che non può continuare con un surplus commerciale ancora inaccettabile". Insomma, "in questo scenario il bilancio europeo non è un fatto tecnico: è il modo con cui noi concepiamo l'appartenenza europea, perché se diciamo soltanto che siamo per l'Europa e non diciamo che investimenti fare l'Europa è finita, morta non ha un futuro e nei prossimi anni segneremo il suo funerale". 

"Presidente Conte, sia coraggioso. La proposta di Michel è troppo debole. Non possiamo pensare di dare l'1,2%. Dobbiamo avere il coraggio di dire che mettiamo più soldi, anche perché il venir meno del Regno Unito con la Brexit porterà un problema di budget complessivo dell'Unione. Sia coraggioso sul quantum, investa, ha un ministro straordinario Gualtieri, investa sulla flessibilità, l'abbiamo ottenuta a fatica nel 2015, ora non va limitata agli investimenti verdi". "Buon lavoro, presidente". così, tra gli applausi, Renzi ha concluso il suo intervento al Senato.

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