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Elezioni Regionali 2025

Segnali di allarme per il Csx: Occhiuto batte Tridico anche tra i più giovani, secondo l’analisi di Opinio Italia

L’analisi dei voti di Opinio Italia per Rai, dimostra che anche nelle fasce d’età 18-24 anni e 25-34 anni, il presidente Roberto Occhiuto ha racimolato più voti rispetto a Tridico. Il candidato del Csx va leggermente meglio tra i più giovani, rispetto al risultato complessivi, ma non trascina.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il candidato del centrodestra in Calabria, Roberto Occhiuto, è riuscito a portare a casa il bis alle elezioni in Calabria, terza Regione al voto dopo le Marche, dove ha vinto per la seconda volta il presidente uscente Francesco Acquaroli sostenuto dal centrodestra, e la Valle d’Aosta, conquistata dall’Union Valdôtaine. Per i prossimi appuntamenti elettorali lo schema si è ormai cristallizzato: oltre alla Toscana, che vedrà la poltrona di governatore contesa tra Eugenio Giani e Alessandro Tomasi, questa sera il centrodestra ha trovato la quadra anche sulle ultime caselle mancanti, raggiungendo l'accordo su Edmondo Cirielli in Campania, Luigi Lobuono in Puglia e Alberto Stefani in Veneto.

Occhiuto, vicesegretario di Forza Italia, che è stato deputato dal 2008 al 2021, si era dimesso a seguito di un'inchiesta della procura di Catanzaro in cui sono coinvolte quattro società riconducibili a Paolo Posteraro, capo della segreteria della sottosegretaria Matilde Siracusano, compagna del governatore. Subito dopo le dimissioni, a luglio, Occhiuto, indagato per corruzione, aveva messo in chiaro la volontà di ricandidarsi alla guida della Regione. Operazione riuscita, con un largo 57,26%. Battuto il candidato del centrosinistra Pasquale Tridico, europarlamentare pentastellato ed ex presidente dell'Inps, che ha preso il 41,73%, secondo i risultati definitivi.

L'analisi effettuata da Opinio Italia per la Rai ci offre degli spunti interessanti anche per le prossime elezioni, in vista anche delle Politiche del 2027. Se guardiamo nel dettaglio il voto per genere e per età, osserviamo molto chiaramente che il candidato del Csx riesce a prendere leggermente più voti tra i più giovani, nella fascia 18-24 anni (44,3%) e nella fascia 25-34 (44,4%), ma non trova un largo consenso: Roberto Occhiuto riesce a batterlo anche tra i più giovani, anche se il presidente pesca di più nell'elettorato più ‘anziano', nella fascia 45-54 anni (dove prende addirittura il 60,9%) e nella fascia 55-64 anni (62,6%). Lo scarto di voti tra i due nelle fasce 18-24 e 25-34 comunque si riduce, rispetto ai 16 punti di distacco del risultato complessivo: nel primo caso i punti di scarto sono 10, nel secondo caso sono 9. Per quanto riguarda il confronto per genere, Tridico è più votato tra le donne, (43,9%), mentre Occhiuto è ha più successo tra gli uomini (60,7%), ma nell'elettorato maschile la forbice tra i due si allarga: per il candidato M5s il voto maschile vale solo il 37,1%.

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Ma c'è un'altra tabella che dà importanti indicazioni per le prossime competizioni, ed è quella che analizza i flussi elettorali. L'abbiamo commentata insieme al sondaggista Livio Gigliuto, presidente dell'istituto Piepoli. Da quello che emerge, la situazione è molto simile a quella che si è verificata la scorsa settimana nelle Marche, vinte da Acquaroli. "Si sta consolidando un trend in queste ultime elezioni, in particolare nel centrosinistra. Le condizioni nelle Marche e in Calabria sono molto simili: l'uscente è del centrodestra, lo sfidante è il candidato di Pd e M5s. In questo caso, come accaduto ad Acquaroli, i voti di Occhiuto vengono praticamente quasi del tutto dall'elettorato che già alle precedenti elezioni aveva votato per lui: il 92% delle persone che domenica e lunedì hanno votato Occhiuto, quattro anni fa avevano votato per lo stesso esponente azzurro. Quindi il presidente ha ripreso praticamente i suoi, ha fatto il lavoro che deve fare il governatore uscente, il quale avendo un vantaggio deve riportare a casa i voti ha preso la volta precedente, e così è stato", ha spiegato Gigliuto.

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"Poi Occhiuto ha raccolto alcuni voti tra coloro che avevano votato per il centrosinistra, ma stiamo parlando del 3% o 2%, quasi nulla. Dall'altro lato Tridico ha preso moltissimi voti (il 41,7%) delle persone che l'ultima volta avevamo votato per Amalia Bruni, che era la candidata di Pd e 5 Stelle. Ha anche preso una buona parte da De Magistris, il 20,6%, e un altro 22,8% da persone che avevano votato Oliverio nel 2021. Quindi tutto quello che doveva fare di base l'ha fatto, però se voleva avere qualche possibilità di vincere avrebbe dovuto attivare un flusso da destra a sinistra, strappando voti a Occhiuto. Un ragionamento identico a quello che avevamo fatto per le Marche la scorsa settimana".

"Quante persone che avevano votato Occhiuto, questa volta hanno votato a sinistra, spostandosi da destra a sinistra? Solo il 15%, troppo poco per determinare una rimonta. Tridico era indietro di moltissimi punti, l'altra cosa che avrebbe dovuto fare era motivare al voto un po' di astenuti. Anche questo non è successo, perché l'astensione è stata identica: l'affluenza è stata del 43,15%, un punto in meno rispetto al 2021", ha sottolineato Gigliuto.

"In pratica, i risultati finali 2021 e i risultati finali 2025 sono pressoché identici, perché l'altra volta Occhiuto ha fatto il 55%, questa volta ha fatto il 57%. L'ultima volta è vero che Bruni aveva fatto il 28%, ma se a questo si somma il 16% di De Magistris, si arriva a quota 44. In sostanza, ognuno ha riportato a votare i suoi, non si è attivato un flusso da destra a sinistra, e Tridico non ha motivato gli astenuti".

Secondo il sondaggista il campo largo ha un grosso problema: "Né i candidati che ha proposto, né le liste messe in campo, sono capaci di determinare uno spostamento da destra a sinistra. E lo abbiamo visto chiaramente anche la scorsa settimana: Marche e Calabria sono state due elezioni praticamente identiche tra loro. Si è scelto di schierare un candidato, facendo una campagna elettorale iperidentitaria, scommettendo sul fatto che la battaglia è la motivazione dei propri, visto che l'astensione è molto alta. Ora, è vero che in certi casi la battaglia è la motivazione dei propri, ma questo ragionamento tiene se sei indietro di un punto, due punti, e allora te la giochi sulla motivazione dei tuoi. Ma se sei indietro di 13 o 15 punti, non basta", ha detto Gigliuto.

"Tridico ha fatto un'operazione simile all'operazione che aveva fatto Ricci la settimana prima, e cioè ha cercato di parlare all'astensione, a quel pezzo di astensione che in queste settimane sta riempiendo le piazze per Gaza". In sostanza secondo il sondaggista, la strategia di Tridico è stata quella di provare a spingere sui temi internazionali, per parlare a quell'elettorato che partecipa alle manifestazioni per la Global Sumud Flotilla e per la Palestina, che non si riconosce in un nessun partito politico, e che alle urne non va da tempo, o non ci è mai andato. Ai disincantati insomma.

A questo proposito l'istituto Piepoli ha effettuato un sondaggio nazionale, chiedendo agli elettori quanto fossero d'accordo con la missione della Global Sumud Flotilla. "Tra i ‘molto' e ‘abbastanza', cioè tra quelli che dicono di essere d'accordo con la missione, molti fanno parte del non voto. In Italia c'è circa un 35% di italiani che si dichiara ormai strutturalmente astenuto, gente che in questo momento non vuole votare perché non è soddisfatta".

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"La metà di questo 35% è a favore della Fotilla. C'è un 17% di italiani che si astiene e che è pro Flotilla, quindi effettivamente un pezzo di astensione potrebbe essere motivato con il tema Gaza. La mia idea è che però è possibile motivare questo elettorato forse per un voto nazionale, non per un voto regionale, perché sono due universi troppo distanti. È sbagliato mettere in relazione le piazze piene e le urne vuote, perché gli italiani non scelgono di votare il presidente della Regione Marche o il presidente della Regione Calabria per le questioni internazionali. Poi magari, quando si dovrà votare alle elezioni politiche o alle elezioni europee questi temi avranno una funzione, ma per un'elezione locale è veramente troppo difficile", ha concluso Gigliuto.

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