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Sea Watch, Prestigiacomo: “Nessuno può farsi carico da solo del problema, ma dobbiamo restare umani”

La parlamentare di Forza Italia Stefania Prestigiacomo, che a gennaio partecipò al ‘blitz’ sulla Sea Watch 3 bloccata di fronte il porto di Siracusa, ricevette pesanti insulti sessisti per questo. “Lo rifarei, avvalemdomi delle miei prerogative parlamentari. Come si supera adesso lo stallo? Mi associo alle parole di Mattarella”, ha detto a Fanpage.it.
A cura di Annalisa Cangemi
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Lo stallo della nave Sea Watch 3 va avanti da quasi 10 giorni ormai. Le 43 persone a bordo sono sempre  più insofferenti, non solo per l'attesa estenuante dell'indicazione di un porto sicuro, ma anche perché, come ha sottolineato la portavoce dell'ong Giorgia Linardi, veder scendere dalla nave 10 compagni di viaggio che sono stati salvati dalle onde esattamente come loro, ha reso meno accettabile la loro condizione di reclusione forzata. Tra loro ricordiamo che ci sono anche minori non accompagnati, e il più piccolo ha appena 12 anni.

Non è la prima volta che Sea Watch deve fronteggiare un muro contro muro con le autorità italiane e con gli Stati europei. A fine gennaio di quest'anno Sea Watch 3 era rimasta alla fonda al largo di Siracusa per giorni. Il 27 gennaio alcuni parlamentari salirono a bordo della nave, per verificare con i loro occhi le condizioni di salute dei 47 migranti. I primi a salire furono Riccardo Magi (+Europa), Nicola Fratoianni (Sinistra italiana) e Stefania Prestigiacomo (Forza Italia), che inaugurarono una staffetta portata avanti, il giorno dopo, da Maurizio Martina e Matteo Orfini (Pd). Per il loro gesto di protesta la Capitaneria di Porto di Siracusa ha comminato una multa da duemila euro, per illecito amministrativo.

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A far scalpore in quel caso fu soprattutto l'immagine della 52enne deputata azzurra Prestigiacomo, che pilotando il piccolo gommone sembrava guidare la spedizione dei parlamentari verso la Sea Watch (La delegazione era accompagnata da due avvocati, un medico un membro dello staff di Mediterranea, e dalla portavoce di Sea Watch Italia). Un gesto di ribellione allo stop imposto alla nave umanitaria, che però costò alla parlamentare di Forza Italia pesanti insulti sessisti sui social. Ma non solo. La deputata siciliana fu travolta anche dalle critiche dei vertici del suo stesso partito, che in quell'occasione bollarono l'iniziativa come "autonoma e non concordata", sebbene lo stesso Silvio Berlusconi si fosse mostrato favorevole allo sbarco. Adesso lo rifarebbe? "Assolutamente sì – ha detto Stefania Prestigiacomo, raggiunta telefonicamente da Fanpage.it – Se dovessi ritrovarmi nella stessa situazione, con una tragedia umana a pochi passi da me, mi comporterei allo stesso modo, avvalendomi delle mie prerogative parlamentari. Non abbiamo violato alcuna legge".

Per tornare alla vicenda di quest'ultima settimana, che soluzioni si possono trovare? Per Salvini l'unico modo per risolvere la questione è che i migranti vengano accolti dall'Olanda."Francamente io mi associo alle parole pronunciate ieri dal Capo dello Stato Sergio Mattarella – ha detto la deputata – Nessun Paese può farsi carico da solo di questo problema. Ma la questione può essere affrontata anche coniugando l'umanità con il rigore, pretendendo la collaborazione degli altri Stati Ue".

Mattarella ieri, in occasione della giornata mondiale del rifugiato, ha infatti ricordato come l'Italia abbia l'obbligo di offrire assistenza a coloro che scappano dalle persecuzioni, secondo quanto afferma la nostra Costituzione, sottolineando però che "L'Unione deve essere protagonista per sviluppare una politica comune che riesca a mitigare i conflitti e sostenere le esigenze di sicurezza e sviluppo dei popoli più esposti alle crisi umanitarie, attraverso un partenariato strutturato con i Paesi e le comunità che ospitano rifugiati e richiedenti asilo".

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