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Sea Watch, Di Battista chiede lo sbarco immediato: “Poi li redistribuiamo in Ue”

Alessandro Di Battista interviene sul caso della Sea Watch con una posizione molto chiara sul destino dei migranti a bordo dell’imbarcazione da 14 giorni, ora al largo delle coste di Lampedusa: “Io li farei sbarcare, perché intervenga la magistratura per poi ridistribuire questi disgraziati in altri Paesi”.
A cura di Stefano Rizzuti
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L’ex deputato del Movimento 5 Stelle, Alessandro Di Battista, ritiene che i migranti a bordo della Sea Watch debbano essere fatti sbarcare subito per poi procedere con la loro redistribuzione nei paesi dell’Unione europea. Presentando il suo libro a Roma, Di Battista riporta la sua posizione: “Occorre combattere il problema alla radice, non saranno muri, fili spinati a porti chiusi a frenare qualcosa di negativo, perché i flussi sono un qualcosa di negativo, sono deportazioni. Mentre la Sea Watch è ferma in questo momento continuano a sbarcare tante persone”. E sul caso della Sea Watch, nello specifico, aggiunge: “Io li farei sbarcare, perché intervenga la magistratura per poi ridistribuire questi disgraziati in altri Paesi”.

Di Battista parla anche di rapporti personali, a partire da quelli con Luigi Di Maio: “Capita a tutte le persone di discutere e di avere incomprensioni. È successo con Di Maio, ci siamo scritti e abbiamo chiarito”. Parole ben diverse vengono invece rivolte a Silvio Berlusconi: “Io col Movimento ho contribuito alla fine politica di un soggetto che per 25 anni è stato pericoloso per l'Italia”. Poi Di Battista ammette di aver posticipato i suoi progetti per il timore di una crisi di governo pur ritenendo che "non sarebbe nell'interesse del Paese andare a votare a settembre”.

Per il Movimento non c’erano soluzioni diverse dall’alleanza con la Lega, secondo l’ex deputato: “Da un lato c'era una parte renziana del Pd che si è scoperta brigare con una parte corrotta della magistratura; se poi il M5S avesse detto ‘me ne fotto' me ne torno all'opposizione, tanta gente sarebbe rimasta delusa, per cui ci siamo assunti una responsabilità complicata e da me sostenuta sapendo che una forza come la nostra, anti-sistema, in qualsiasi contratto di governo avrebbe fatto incavolare molti cittadini che ci avevano votato ma l'alternativa era essere irrilevanti. Io dico di guardare ai risultati conseguiti, nonostante un'alleanza con un personaggio che è parte del sistema. Io penso che tolta la questione migratoria, tra destra e sinistra c’è ben poca differenza. L'andazzo del contratto di governo, nonostante tutto, è complessivamente positivo”. Il Movimento 5 Stelle, sottolinea ancora Di Battista, “è l’unica salvezza per l’Italia”.

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