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Scuola, il ministro Profumo: “Ridurre di un anno il percorso d’istruzione”

Il ministro uscente Francesco Profumo ha indicato, in un documento-lascito per il futuro governo, le sue idee a proposito della scuola e, tra le varie cose, ha chiesto di adeguare la durata dei percorsi di istruzione agli standard europei. Ovvero anticipare il diploma dai 19 ai 18 anni.
A cura di Susanna Picone
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Il ministro uscente Francesco Profumo in un documento ha indicato al futuro governo le sue idee a proposito della scuola e, tra le varie cose, ha chiesto di adeguare la durata dei percorsi di istruzione agli standard europei. Ovvero anticipare il diploma dai 19 ai 18 anni.

Il ministro dell’Istruzione Francesco Profumo, al termine del suo mandato, ha indicato a chi prenderà il suo posto nel nuovo governo le priorità politiche e i passi da compiere nei prossimi mesi in modo “urgente e improcrastinabile”. Tra questi c’è la sua idea di ridurre di un anno il percorso scolastico, far giungere dunque gli studenti al diploma a 18 anni e non più a 19. Profumo chiede al futuro governo di adeguare la durata dei percorsi di istruzione agli standard europei, appunto superando la maggior durata del corso di studi in Italia procedendo “alla relativa riduzione di un anno in connessione anche alla destinazione delle maggiori risorse disponibili per il miglioramento delle qualità e della quantità dell’offerta formativa”. La sua proposta rientra in un documento-lascito, l’Atto di indirizzo concernente l’individuazione delle priorità politiche per il 2013, predisposto dal Miur. Profumo, nei mesi scorsi, ha affidato a una commissione lo studio di questo tema che, come conseguenza, porterebbe alla riduzione delle ore di lezione a anche al numero di cattedre.

Scuola con un anno in meno e sempre più 2.0 – E non c’è solo l’idea di far durare la scuola un anno in meno tra le proposte contenute nel documento del ministro uscente: Profumo vuole anche, tra le altre cose, potenziare la formazione dei docenti e del personale tecnico-amministrativo, contrastare la dispersione scolastica promuovendo il recupero delle aree più compromesse, e anche fare in modo che un maggior numero di studenti universitari possa avere la possibilità di studiare all’estero con il programma Erasmus. Nella sua “eredità” Profumo ha anche invitato a proseguire nella sua opera di scuola 2.0, forte anche del successo delle iscrizioni online, rendendo così la scuola sempre più tecnologica. Sul fronte dell’università l’accento è stato posto anche sulla promozione del diritto allo studio di cui si è parlato molto negli ultimi mesi.

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