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Covid 19

Scuola, Azzolina: “Alunno positivo? Possibile quarantena per la classe, nessuno sarà segregato”

La ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, illustra alcune delle misure che potrebbero essere messe in campo nel caso in cui si registri un caso di studente positivo al Covid-19 a scuola: “Potrebbe andare in quarantena la classe”. E se un alunno dovesse avere la febbre a scuola, ci dovrebbe essere “uno spazio dove viene portato, non viene lasciato solo”.
A cura di Stefano Rizzuti
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La ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, spiega durante la trasmissione In Onda, su La7, cosa potrebbe succedere nel caso in cui si trovi a scuola un alunno positivo al Coronavirus. In quel caso “potrebbe andare in quarantena la classe, lo stiamo valutando in queste ore. Ci sono già interlocuzioni nel governo su questo tema, nel caso in cui si decidesse di mandare in quarantena tutta la classe”. Non solo, perché il governo “deciderà quali misure dare alle famiglie in caso di quarantena dell'intera classe se ci fosse un caso di Covid a scuola: non è necessariamente la donna a dover rimanere a casa. Questa potrebbe essere l'occasione per modernizzare il Paese anche da quel punto di vista. Va incentivato il fatto che siano anche i papà a prendersi cura dei figli”.

Azzolina: rischio zero non esiste

Azzolina sottolinea che il “rischio zero non esiste”, ma per la scuola si prevedono “una serie di protocolli che servono a ridurre al minimo i rischi”. Poi prosegue: “Non abbiamo ancora un documento ufficiale che dica in caso di Covid cosa si fa ma questo documento è in via di confezionamento finale, entro la settimana sarà pronto. Nel caso ci sia una ipotesi di Covid si cerca uno spazio nella scuola, per la prima volta Istruzione e Salute dopo anni iniziano a collaborare. Avremo un gruppo di medici e infermieri nei Dipartimenti di prevenzione che avranno un contatto diretto con un referente scolastico e il dirigente scolastico. Col Dipartimento di prevenzione territoriale si stabilirà se fare il tampone”. E proprio sui tamponi, per Azzolina è importante effettuarli “il prima possibile: sto proponendo che si facciano alla velocità della luce”.

Scuola, cosa succede se un bambino ha la febbre

Altra ipotesi su cui si sofferma la ministra è quella di un bambino con la febbre a scuola: “Nel caso in cui ci fosse l'ipotesi che un bambino abbia una sintomatologia superiore a 37.5 di temperatura, si cerca uno spazio nella scuola dove il bambino viene portato, non viene lasciato da solo, se non l'avesse viene messa la mascherina e si chiamano immediatamente i genitori. È una fake news gigantesca che i genitori non possano vedere il figlio. Quando il bambino va a casa il genitore si attiva con il pediatra o medico di base e il dipartimento di prevenzione territoriale stabilirà se va fatto un tampone o meno”.

Azzolina contro Salvini: gaglioffo, modi da troglodita

Azzolina, inoltre, risponde a Salvini che oggi ha più volte chiamato in causa la ministra dell’Istruzione. Lei replica anche al paragone del leader leghista tra la scuola italiana e un lager: “Da oggi chiamerò Salvini ‘il gaglioffo’. Gli consiglio una lettura: ‘Fino a quando la mia stella brillerà’ scritto da Liliana Segre. Salvini avrebbe bisogno di studiare: ogni volta che parla di scuola dice scempiaggini. Io ho insegnato a Sarzana e ai miei studenti insegnavo cosa era un lager. Lui deve chiedere scusa non a me ma a tutta la comunità scolastica. Più mi insulta più sono onorata, siamo distanti anni luce su tutto. Sulla scuola capisco che qualcuno fa campagna elettorale ma non si può arrivare a questi livelli, sono da troglodita. Il lager è una cosa seria, la scuola è altra cosa”.

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