Salvini vs. Letta sulle riforme, il leader dem: “Se la Lega non le vuole fare esca dal governo”
Continuano gli scontri interni al governo tra la forze di maggioranza. Tra il leader della Lega, Matteo Salvini, e il segretario del Partito democratico, Enrico Letta, scoppiano di nuovo i dissidi, che questa volta vedono al centro le riforme. Per l'ex ministro dell'Interno, infatti, "non sarà questa maggioranza a farle", dal momento che dopo la possibile elezione di Mario Draghi al Quirinale (che il Carroccio ha già messo in chiaro di sostenere) potrebbe arrivare a termine questa esperienza di governo. Salvini vedrebbe già la data di scadenza, a febbraio dell'anno prossimo, ma per i dem le cose stanno in modo diverso: "Se Salvini dice che questo governo non farà le riforme, allora ne tragga le conseguenze ed esca dal governo. Se dice che sta in questo governo solo per riaprire e approvare il Pnrr, credo che le nostre strade debbano rapidamente divergere", ha commentato Letta. E ancora: "Abbiamo un approccio completamente diverso. Questo governo è qui per fare le riforme. Lo appoggiamo perché per gli italiani sono fondamentali. È evidente la differenza tra il nostro campo e le parole di Salvini cui reagisco in modo molto netto e chiaro", ha proseguito il segretario dem.
Come anticipato, per Salvini il tempo delle riforme sarà un altro, presumibilmente dopo il voto: "Siamo realisti, non sarà questa maggioranza a fare la riforma della giustizia e del fisco", ha affermato, precisando che se Draghi vorrà succedere all'attuale capo dello Stato, Sergio Mattarella, "avrà nella Lega un sostegno totale: non lo stesso appoggio, credo, troverà da parte del Pd, che ha dieci candidati al Colle". Insomma, per il leader leghista lo scopo del governo è strettamente legato all'uscita dall'emergenza coronavirus, ma i suoi alleati al governo non sono della stessa opinione. "Serve una missione chiara e condivisa e una seria unità di tutte le forze politiche su queste priorità, necessarie per la ripartenza economica del Paese. Salvini se ne faccia una ragione, le riforme servono al Paese e non possono essere ostaggio dei suoi giochi politici", ha aggiunto l'ex ministro del Pd, Francesco Boccia.