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“Salvini smettila di parlare di casta come se fossi un francescano”: lettera di una vicesindaca

Una missiva per Salvini da parte di Angela D’Alto, vicesindaca del comune di Monte San Giacomo, in provincia di Salerno: “Smetta di parlarci di casta, come se lei fosse un francescano scalzo, che della politica e dei suoi privilegi non sa nulla. Smetta di insultare le tante persone che la politica la fanno con serietà e passione e magari gratis, come tanti di noi”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Una lettera per Matteo Salvini da parte di una vicesindaca del Sud. Angela D'Alto, vicesindaca "terrona" – come lei stessa si definisce – del comune di Monte San Giacomo, in provincia di Salerno, rivolgendosi all'ex ministro dell'Interno, gli ha lanciato un duro attacco, smontando la sua propaganda anti-casta. Perché il leader della Lega, secondo D'Alto, non può cercare di passare come "nuovo",  come se fosse un "francescano scalzo", cercando di prendere le distanze dai professionisti della politica, che hanno invece fatto il suo stesso percorso.

Ecco il teso della missiva, pubblicata da TPI.

Lettera a Salvini di un vicesindaco del Sud

Signor ex ministro Salvini,

è da oltre un anno e mezzo che non c’è ora del giorno o della notte in cui non sia stato presente in trasmissioni tv, da Vespa alla D’Urso, dalla Gruber a la prova del cuoco a Bib Bum Bam, su tutti i giornali, politici e di gossip, per non parlare dei social.

Ha avvertito la necessità di farci sapere cosa mangiava, di farci assistere a interminabili dirette dalla sagra della cipolla, dalla festa della porchetta, in cui dichiarava guerra all’Europa, alla Libia, al Medioriente, alla Francia , alla Germania, al Papa, ai gay, ai neri, alla Kamchatca da Cinisello Balsamo con due carrarmati.

L’abbiamo vista baciare il rosario e insultare la chiesa, sputare sul tricolore e sventolare il tricolore, fidanzato, single, sul letto con la morosa, a casa col gattino, in mutande, in spiaggia con le cubiste, fino alla Waterloo del Papeete beach, dove in costume, tra un mojito e una ballerina, ha fatto cadere il governo.

L’abbiamo sentita , nel mese successivo, incolpare per la caduta del governo il Piddiiiih, i grillini, Berlusconi, i poteri forti, la CEI, l’Europa, Trump, la solita Merkel, Topolino, Uan, Cip e Ciop e il divino Otelma. E parlateci di Bibbiano, e Mattarella, e lo spread è un complotto comunista, e i magistrati sono zecche rosse.

Poi è tornato Feltri a chiamarci terroni, e forse lei si è commosso ricordando i bei tempi, quando con Borghezio, la statuetta di Alberto da Giussano e le corna da Obelix, facendo il bagno nel Po’, cantavate ‘che puzza, arrivano i napoletani ‘.

Abbiamo sopportato tutto, signor ex Ministro. E va bene lo stesso. Però , signor ex Ministro, c’è una cosa che non sopporto più : sentire la sua indegna bugia su quanto lei sia ‘il nuovo‘.

Perché , signor ex Ministro, dal 1993 lei, senza mai aver lavorato, è stato nell’ordine e ininterrottamente :

– consigliere comunale di Milano

– parlamentare europeo

– Senatore

– Ministro dell’interno

– Vicepresidente del consiglio.

Il tutto, per la modica cifra di 2,5 MILIONI di euro di STIPENDI pubblici. E va bene, signor ex Ministro, lei ha percepito regolarmente l’indennità prevista dalla legge. Però, mi consenta: smetta di parlarci di casta, come se lei fosse un francescano scalzo, che della politica e dei suoi privilegi non sa nulla.

Smetta di insultare le tante persone che la politica la fanno con serietà e passione e magari gratis, come tanti di noi. Poi, se insieme ai suoi ‘giornalisti’ e al suo staff di comunicazione, vuole continuare a chiamare comunista, zecca, idiota, chiunque non la pensi come lei, o a darci dei terroni, faccia pure: una risata fa sempre bene, e ultimamente ridiamo assai di più.

Angela D’alto Vicesindaco Terrona

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