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Salvini risponde a Berlusconi: “Nuova maggioranza? Io con il Pd non ci governo. Andiamo a votare”

Matteo Salvini frena sull’ipotesi avanzata da Silvio Berlusconi di poter trovare nuove maggioranze in Parlamento (che escludano però il Movimento Cinque Stelle). Per il leader della Lega l’unica strada possibile è quella del voto: “Io un governo con il Pd non lo faccio. La via maestra sono le elezioni a settembre, nel giorno del voto per le Regionali e le comunali”, commenta.
A cura di Annalisa Girardi
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"Io un governo con il Pd non lo faccio. La via maestra sono le elezioni a settembre, nel giorno del voto per le Regionali e le comunali": così Matteo Salvini commenta l'ipotesi di trovare una nuova maggioranza in Parlamento. Un'eventualità di cui aveva parlato Silvio Berlusconi. Escludendo la possibilità di governare con il Movimento Cinque Stelle, il leader di Forza Italia aveva commentato: "Se però in questo Parlamento si creassero davvero le condizioni per una maggioranza diversa, più efficiente, più rappresentativa della reale volontà degli italiani… Andrebbe verificata, naturalmente prima di tutto con i nostri alleati". L'alleato della Lega, però, non sembra considerare altre strade, oltre a quella del voto. "Parola agli italiani", ribadisce Salvini, contro "un governo che litiga su tutto, immobile, con i cantieri fermi".

Il senatore del Carroccio racconta di essersi confrontato con il leader azzurro, anche sulla questione del Mes. Un tema spinoso, che divide tanto la maggioranza quanto l'opposizione e su cui Berlusconi sembra disponibile ad appoggiare il governo giallorosso. "L'ho sentito e mi ha detto che non sosterrà mai un governo nemico della proprietà privata, delle aziende, delle partite Iva", afferma Salvini. Anche perché "Berlusconi e' anche un uomo d'azienda e mi ha assicurato che non fa governi pasticciati, con forze politiche che sono a favore della decrescita felice". In altre parole, prosegue il leader della Lega, Berlusconi "non segue le fantasie dei giornali". Sul Mes però Salvini non cambia idea: "Tutti stanno procedendo con risorse proprie. Perché solo l'Italia dovrebbe consegnarsi nelle mani di un soggetto che ha sede a Lussemburgo ed è penalmente e civilmente irresponsabile?".

L'ex ministro dell'Interno attacca quindi il governo di Giuseppe Conte: "È un danno al Paese". In merito all'invito del presidente del Consiglio a incontrare tutto il centrodestra, taglia corto: "Ho ricevuto una mail da Conte che annuncia un prossimo incontro, non dice né dove né quando, ma a me interessa sapere su cosa. Noi andremo insieme a tutto il centrodestra e proporremo le nostre priorità per l'ennesima volta". E conclude: "Abbiamo fatto 500 proposte su tutto. Non ci è stato accolto nulla".

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