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Salvini: “No alle adozioni gay, a Bruxelles serve un grande gruppo di centrodestra che lo dica”

Il segretario della Lega Matteo Salvini ha lanciato oggi dal Portogallo una proposta unitaria per i gruppi di centrodestra al Parlamento europeo, Id, Ecr e Ppe: “Io ho una visione assolutamente libera dell’amore ma su alcuni temi credo che a Bruxelles ci voglia qualcuno che dica no alle adozioni gay, all’utero in affitto o a strani esperimenti”.
A cura di Annalisa Cangemi
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"Io ho una visione assolutamente libera dell'amore ma su alcuni temi credo che a Bruxelles ci voglia qualcuno che dica no alle adozioni gay, all'utero in affitto o a strani esperimenti". Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, durante un convegno a Cascais, in Portogallo, per partecipare alla videoconferenza di Id ‘A project for another Europe'.

Secondo Salvini, che ha lanciato una proposta unitaria per i gruppi di centrodestra al Parlamento europeo, "c'è un enorme tema di democrazia e libertà: noi siamo sempre stati visti come quelli da tenere in un angolino, gli emendamenti di Marine Le Pen e della Lega venivano sempre dopo".

"C'è il tema dei vaccini, della sicurezza, dei migranti. Combattere l'immigrazione clandestina si può, ho qualche processo in corso ma andiamo avanti assolutamente tranquilli".

"Sul tema del commercio serve rilanciare il Made in Europe. Spero che anche nel Ppe ci sia chi non si rassegna a essere subalterni alla sinistra", ha sottolineato.

"I media tratteranno questo come un incontro di estremisti, ma noi stiamo seminando e questo è importante. Possiamo osare ed essere il primo partito e avere almeno 130 parlamentari credo sia importante". Bisogna "ripensare il modo di stare insieme".

"Id, Ecr e Ppe con Orban: è il momento di mettere insieme il meglio dei tre gruppi per essere determinanti nel Parlamento europeo. Ho proposto – ha aggiunto – un altro incontro a giugno, in Italia o in Polonia. Spero che nessuno abbia gelosie o chiusure, perché in gioco c'è l'Europa". 

"Dobbiamo difendere l'idea di Europa che è stata tradita dalle elites, è una grande occasione. I numeri ci dicono che se ciascuno rinunciasse alla propria bandierina per una bandierina comune saremmo il secondo eurogruppo, senza dimenticare il voto in Francia e Germania a breve. Diamo sempre visti come quelli da mettere nell'angolino. Ma abbiamo la grande possibilità e il dovere di mettere insieme le nostre famiglie, anche perché mi sembra che il Covid abbia svelato l'inefficienza delle elites burocratiche all'Ema, all'Onu, e così via. Spero che il prossimo incontro sia in Italia, spero che nei conservatori e anche nei popolari europei c'è chi non si rassegna ai socialisti, ai verdi che difendono l'ambiente quando conviene".

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