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Salvini dice di aver “dato la vita” per difendere “la dignità e i confini dell’Italia”

Il leader della Lega, Matteo Salvini, afferma di aver “dato la vita” per difendere i confini italiani: un’esagerazione utilizzata per far riferimento al processo sul caso della nave Gregoretti che verrà celebrato il 3 ottobre a Catania nei suoi confronti: “Ho difeso l’orgoglio, la dignità, la sicurezza e i confini dell’Italia. Per quello mi pagavate, per quello ho dato la vita”, scrive.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il leader della Lega, Matteo Salvini, sostiene di aver “dato la vita” per difendere “i confini dell’Italia”. Un tweet, quello dell’ex ministro dell’Interno, che richiama il caso della nave Gregoretti e del processo che verrà celebrato nei suoi confronti a ottobre a Catania. Salvini, ovviamente, non ha dato la vita per la patria: l’espressione richiama a scenari ben diversi, che di certo non permetterebbero al leader leghista di twittare, come quelli di decessi in guerra. L’obiettivo di Salvini sembra essere quello di affrontare il processo, almeno da un punto di vista propagandistico, passando per una vittima di un procedimento che lui ritiene ingiusto.

Il tweet in cui Salvini dice di aver “dato la vita”

Salvini scrive un post su Twitter: “Sabato 3 ottobre andrò in quel tribunale a Catania a testa alta, e sono convinto che insieme a me ci sarete anche voi perché ho difeso il mio Paese e il popolo italiano, e non vedo l’ora di tornare a farlo”. Con queste parole fa riferimento al processo per la nave Gregoretti e aggiunge una grafica, con la sua foto e la sua firma: “Ho difeso l’orgoglio, la dignità, la sicurezza e i confini dell’Italia. Per quello mi pagavate, per quello ho dato la vita”.

Il processo a Salvini per il caso Gregoretti

Salvini si riferisce, quindi, al processo che si terrà a Catania per il caso della nave Gregoretti. I fatti risalgono al luglio dello scorso anno, quando dal 27 al 31 del mese l’allora ministro dell’Interno negò lo sbarco ai 131 migranti a bordo della nave della Guardia costiera che era intervenuta per soccorrerli in mare. L’udienza preliminare sulla richiesta di rinvio a giudizio era prevista per il 4 luglio, ma è stata rinviata al 3 ottobre a causa dei ritardi provocati dalla chiusura dei tribunali in seguito al lockdown. Inoltre, Salvini dovrà fronteggiare anche il processo per il caso Open Arms, dopo che il Senato ha concesso l’autorizzazione a procedere nei suoi confronti per l’episodio risalente all’agosto del 2019.

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