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Salvini dice che i fan di Fedez lo stanno minacciando sui social

Il segretario della Lega pubblica una serie di insulti nei suoi confronti, tra tweet e commenti sui social, e accusa: “Ma loro sono democratici e pacifisti, ascoltano Fedez, chiedono diritti per tutti e sono contro la violenza”. E poi rassicura i suoi seguaci: “Insulti e minacce non mi faranno perdere il sorriso”. Continua la polemica a distanza con il cantante milanese dopo il suo monologo sul palco del concertone il primo maggio.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Fedez contro Salvini, Salvini contro Fedez. Lo scontro politico prosegue da sabato, da ben prima che il cantante salisse sul palco del concertone e pronunciasse il famoso discorso che la Rai avrebbe provato a censurare. Ora, però, ci si mettono anche i fan di Fedez, o almeno questo sono per il leader della Lega coloro che lo insultano sui social. È stato lo stesso Salvini a pubblicare una fotografia con una serie di screenshot di tweet e commenti contro di lui. "Alcuni dei tanti, questi sono freschi di oggi", scrive sulla sua pagina Facebook. E poi elenca: "Salvini lo squarterei vivo, sparate a Salvini, Salvini muori, Salvini crepa, senza pace finché Salvini non sarà appeso a testa in giù". Dopo aver fatto la lista dei peggiori, il segretario della Lega associa i commenti ai fan del cantante milanese: "Ma loro sono democratici e pacifisti – scrive Salvini – ascoltano Fedez, chiedono diritti per tutti e sono contro la violenza".

Ovviamente non esiste alcuna correlazione provata tra Fedez e le persone che insultano Salvini, come fa intendere il segretario della Lega. Al post pubblicato ieri sera ne è seguito un altro, in cui Salvini ringraziava i suoi followers: "Insulti e minacce non mi faranno perdere il sorriso, mi tengo stretto quelli che mi vogliono bene". Nel merito della questione aperta da Fedez sul tentativo di censura che avrebbe subito, il leader della Lega si è smarcato ieri, definendola una "polemica tutta interna alla sinistra". E aggiungendo: "Artista di sinistra, censori di sinistra, aspettiamo che qualcuno paghi e si dimetta".

Con Fedez si sono schierati leader ed esponenti politici del centrosinistra, dal segretario del Partito Democratico Enrico Letta al neocapo del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte. Il sostegno nei confronti del cantante milanese è stato totale, sia per il tentativo di censura che avrebbe subito, sia per il tema che ha deciso di portare sul palco del concertone. Fedez ha attaccato duramente la Lega, citando frasi, nomi e cognomi di esponenti del Carroccio nel suo monologo. Il cantante ha attaccato direttamente il presidente della Commissione Giustizia del Senato, il leghista Andrea Ostellari, accusandolo di ostacolare la calendarizzazione del disegno di legge Zan contro l'omotransfobia, già approvato alla Camera. La battaglia di Fedez va avanti da settimane sui social e nelle uscite pubbliche del cantante, ma il caso che scoppiato dopo il primo maggio l'ha portata in primo piano.

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