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Salvini contro la canzone natalizia dedicata ai bimbi migranti: “È lavaggio del cervello”

Una canzoncina natalizia dedicata ai bambini migranti senza permesso di soggiorno, scelta per la recita scolastica da una scuola media in provincia di Parma, ha mandato su tutte le furie il segretario del Carroccio Matteo Salvini: “Ma cantatela a casa tua, non ai bambini. Siamo al delirio”.
A cura di Charlotte Matteini
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salvini natale

Natale è alle porte e con sè porta la classica polemica pre-natalizia. La pietra dello scandalo, questa volta, è una canzoncina – scritta da Marco Testoni e Mario Zanotelli e contenuta nel disco "Buon Natale in 100 lingue” edito dalle Edizioni Paoline – dedicata ai bimbi immigrati in attesa di un permesso di soggiorno. Scelta da una scuola media di Sorbolo, in provincia di Parma, la canzoncina di Natale sembra non essere piaciuta molto a qualche genitori che ha segnalato il caso e fatto scoppiare una vera e propria polemica grazie all'intervento della Lega Nord emiliana e del segretario Matteo Salvini. La strofa incriminata recita: "C'è un silenzio un po' speciale nella sera di Natale, tutti sono più contenti, solo un bambino batte i denti. La sua pelle è cioccolato, al freddo non è abituato, vende Kleenex e accendini, bussa piano ai finestrini… Una slitta atterra in strada tra brillanti di rugiada, il bambino è spaventato: chi è quell'uomo che è atterrato? Sono io, Babbo Natale, è speciale questo giorno! Ti ho portato un sacco pieno di permessi di soggiorno", toccando un tema che ha letteralmente fatto andare su tutte le furie Salvini.

"Ma cantatela a casa tua, non ai bambini. Siamo al delirio", ha dichiarato il segretario del Carroccio in diretta a Radio Padania, rincarando poi la dose con un post pubblicato sulla sua pagina Facebook: "Questa perla (autore tal Marco Testoni) sarà una delle canzoni di Natale per i bimbi della scuola media di Sorbolo (Parma). Babbo Natale che porta un sacco di permessi di soggiorno… Ma lasciate stare questi poveri bambini! Da papà, non ho parole. Voi?", ha scritto Salvini, dichiarando in seguito che questa iniziativa sarebbe "propaganda politica di classe", un vero e proprio "lavaggio del cervello ai nostri figli" e sottolineando "se mio figlio fosse costretto a cantare una cosa del genere la recita non la fa. A me sembra che siamo al delirio, questa civiltà va a morire". Non solo Salvini ha attaccato la scelta della scuola media parmense, il segretario della Lega Nord Emilia, Gianluca Vinci, ha annunciato un’interrogazione al ministero dell’Istruzione e accusato la scuola di fare "propaganda politica di sinistra".

Venuto a conoscenza delle reazioni scaturite dal testo della sua canzone, uno degli autori  Marco Testoni – si è detto sconcertato dalla vicenda: "Sono sconcertato per il rancore con cui è stato bollato l’ardire di immaginare un Babbo Natale che regala permessi di soggiorno a un bimbo immigrato. Invito a fare molta attenzione perché la rozzezza del pensiero di questi politici affonda le radici nel silenzio colpevole di chi abbassa lo sguardo e non reagisce. Ci giunge voce che la scuola abbia parlato di un’intenzione di accondiscendente autocensura, si parla cioè di modificare il testo della canzone in fase di recita finale: ebbene, non lo possono fare. Non alle spalle degli autori e noi certamente non intendiamo permetterlo".

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