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Salvini contro il referendum sulla cannabis: “Il Paese ha altre emergenze, la droga è sempre droga”

Il segretario della Lega, durante un evento elettorale a Milano, commenta a caldo la notizia delle 500mila firme raggiunte per il referendum sulla cannabis: “Ma con tutte le emergenze che ci sono nel Paese devi approvare la legge per coltivarti quattro piantine? – ha attaccato – La droga è sempre droga e la morte è sempre morte e se qualcuno passasse a San Patrignano a parlare con i volontari, con le mamme e i papà, cambierebbe idea”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Il tour elettorale di Matteo Salvini in vista delle elezioni amministrative continua. Il leader della Lega oggi è in Lombardia, dove ha già visitato diversi comuni tenendo brevi comizi davanti ai cittadini. Tanti i temi toccati, dall'attualità alla stabilità all'interno del partito, con la questione green pass che sembra aver diviso la Lega su due linee: da un lato l'ala governista di Giorgetti appoggiata dagli amministratori – il trio Fedriga, Fontana e Zaia su tutti – dall'altro l'ala più di lotta, che fa riferimento allo stesso Salvini e ha continuato a protestare contro la certificazione verde. Sul tema, però, il segretario ha chiuso in fretta la porta durante la sua visita al mercato di via Fauchè a Milano in un evento con il candidato sindaco Bernardo: "Profonde divisioni nella Lega? Le vedete solo voi giornalisti".

Durante l'evento elettorale a Milano è arrivata la notizia del raggiungimento delle 500mila firme raccolte per il referendum sulla cannabis e Salvini non ha perso l'occasione per commentarla: "Ma con tutte le emergenze che ci sono nel Paese devi approvare la legge per coltivarti quattro piantine? – ha attaccato – La droga è sempre droga e la morte è sempre morte e se qualcuno passasse a San Patrignano a parlare con i volontari, con le mamme e i papà, cambierebbe idea". La sua opinione, Salvini, l'aveva già espressa la scorsa settimana, sempre durante un evento elettorale a Milano.

Poi Salvini è tornato sulla Lega e sul governo: "Nessuna frizione con Draghi, sarà la storia a dire se questo green pass serviva o no, aspetto e non commento – si è smarcato – Ringrazio i 40 milioni di italiani che volontariamente hanno scelto la vaccinazione, grazie alla Lega non c'è l'obbligo vaccinale e ci sono tamponi gratuiti o sotto costo per milioni di italiani". Il leader della Lega ha tracciato le priorità per il partito: "A livello nazionale non aumentino le tasse, perché per aumentare la tassa sulla casa, per tornare alla legge Fornero, per aumentare le bollette bastava Mario Monti – ha attaccato – ma siccome Draghi non è Monti e la Lega ha scelto di entrare in questo governo per evitare qualsiasi aumento, al governo diremo di no a qualsiasi di queste ipotesi".

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