Salvini contestato ad Ascoli per il sostegno a Israele perde la pazienza: “Come fanno a essere a 5 metri da me?”

Al suo arrivo ad Ascoli per il tour elettorale in vista delle regionali nelle Marche il leader della Lega è stato contestato con fischi e striscioni contro le sue dichiarazioni a sostegno di Israele e Netanyahu. Il vicepremier, infastidito, ha sbottato con gli uomini della sicurezza: “Come è possibile che siano arrivati così vicino? Conosco la gestione dell’ordine pubblico”.
A cura di Giulia Casula
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Il leader della Lega è stato contestato con fischi, cori e striscioni mentre si trovava nelle Marche per il tour elettorale in vista delle regionali. Infastidito dalla situazione Salvini si è rivolto agli uomini della sicurezza, sgridandoli: "Conosco la gestione dell'ordine pubblico, non è possibile che arrivano a 5 metri da me!" 

Sia a San Benedetto del Tronto che a Offida e ad Ascoli Piceno, il vicepremier è stato accolto dai contestatori. In polemica con le sue dichiarazioni a sostegno di Israele e del premier Benjamin Netanyahu, in tutte e tre le tappe del tour elettorale alcuni manifestanti dei collettivi Caciara e Casa Rossa e altri del Partito democratico hanno esposto dei cartelli con le scritte: "Un minuto di silenzio per ogni morto a Gaza. Salvini taci per sempre", "Scodinzoli per Netanyahu. Salvinibau bau bau", "Governo complice dei criminali di guerra Netanyahu e Almasri" e ancora, "Palestina libera".

La contestazione ad Ascoli | Credits: Andrea Vagnoni
La contestazione ad Ascoli | Credits: Andrea Vagnoni

Il vicepremier e ministro dei Trasporti inizialmente non si è mostrato particolarmente toccato dalle contestazioni. "È il bello della democrazia" – ha replicato. "L'unica riflessione che faccio è che se ci fosse un pranzo del Pd e ci fossero dei leghisti li avrebbero portati via di peso da mezz'ora. Ma siamo diversi. Mi fanno un mix di pena e di tenerezza", ha aggiunto.

In un secondo momento, distante dalle telecamere dei cronisti, ha sbottato contro le forze dell'ordine presenti sul posto: "Non è possibile che siano autorizzati a stare lì di fronte", ha detto visibilmente infastidito. Alzando i toni, Salvini ha redarguito gli uomini della sicurezza: "Conosco la gestione dell'ordine pubblico, non è possibile che arrivino a 5 metri da me. Non si riesce manco a parlare. Se arriva qualcuno qui a darmi dell'assassino mi girano i co****i eh?!", ha esclamato, alludendo alla sua esperienza da ministro dell'Interno durante il governo Conte.

I manifestanti contro Salvini a Offida
I manifestanti contro Salvini a Offida

Nella sua visita ad Ascoli il vicepremier non ha mancato di criticare l'iniziativa portata avanti dalla Sumud Flotilla: "Io mi auguro che nessuno si faccia male. È chiaro che quando ti avvicini a un teatro di guerra, può essere l'Ucraina o la Palestina, ti metti a rischio. Però non solo prego perché nessuno si faccia male ma lavoriamo come governo con tutte le maniere possibili e immaginabili, addirittura mandando delle navi per soccorso che costano agli italiani. Perché questi signori che in barca a vela stanno attraversando il Mediterraneo stanno costando milioni di euro, però la democrazia ha il suo bello e ha i suoi costi, quindi l'obiettivo è che nessuno si faccia male", ha detto. "Io sono impegnato per la rottamazione delle cartelle dell'agenzia delle entrate: c'è chi sta usando il suo incarico politico e il voto degli italiani per andare verso Gaza, io sto usando la fiducia degli italiani perché  la mia priorità in questo momento, visto che purtroppo non posso essere io a fermare la guerra di Israele e in Russia, è chiudere i milioni di cartelle esattoriali, che stanno rovinando il Paese, tenendolo in ostaggio e lo faccio dal cuore delle Marche senza andare in giro in barca nel Mediterraneo", ha aggiunto.

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