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Salvini condivide il video della barche naufragate tra le reti: ma ci viaggiavano delle persone

Matteo Salvini condivide il video girato da alcuni pescatori di Lampedusa, che mostrano come i resti di una “barca clandestina” siano rimasti impigliati nelle loro reti da pesca. Pubblicando il filmato nelle sue pagine, ed etichettandolo come “pazzesco”, il leader della Lega dimentica che in queste ore davanti alle coste tunisine, non troppo lontano dall’isola, si stanno ancora cercando i cadaveri, tra cui quelli di tante donne e bambini, dell’ennesimo naufragio.
A cura di Annalisa Girardi
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Matteo Salvini ha condiviso un video, che spiega essergli stato mandato dai pescatori di Lampedusa, in cui si vedono i resti di un barcone attaccati a delle reti da pesca."Guardate che situazione abbiamo a Lampedusa. Guardate che cosa prendiamo dal mare: a posto dei pesci prendiamo le barche turche, dei clandestini. Non possiamo lavorare più. A Lampedusa si pescano solo barche tunisine, dei clandestini, andate a fondo", si sentono i pescatori commentare. L'ex ministro dell'Interno scrive invece sulle sue pagine social: "Pazzesco". Il tutto mentre, di fronte alle coste tunisine, si continuano a cercare i cadaveri dell'ultimo naufragio. Intanto sono già stati recuperati i corpi di 22 donne e 3 bambini. Persone che viaggiavano probabilmente in imbarcazioni come quella che si vede nel video.

I pescatori lamentano quindi di non riuscire a pescare in quanto un barcone si è incastrato tra le loro reti. Il leader della Lega già nei giorni scorsi era intervenuto denunciando le condizioni di vita nell'isola, complicatesi ulteriormente con lo scoppio dell'emergenza coronavirus. Tuttavia, non sembra fare caso al perché quella barca sia rimasta impigliata tra delle reti da pesca. Condividendo il video per dare voce alle proteste dei pescatori di Lampedusa, dimentica che si tratta dei resti di un'imbarcazione naufragata, al bordo della quale viaggiavano delle persone, tra cui probabilmente anche donne e bambini. Non si sa che cosa sia successo loro, ma sappiamo che nel Mediterraneo, viaggiando su barchette come quella che si vede nel video condiviso da Salvini, continuano ad annegare moltissime persone.

Solo ieri la Marina militare tunisina ha recuperato 34 cadaveri dopo l'ennesimo naufragio. A bordo del barcone andato a fondo viaggiavano 53 persone, in fuga da violenze, guerre e povertà. I corpi rinvenuti dai militari tunisini appartengono a 22 donne, 9 uomini e 3 bambini. Provengono da vari Paesi dell'Africa sub-sahariana. Ci sarebbero però molti dispersi. "Il numero di morti sarà sicuramente più alto, ma al momento non si può sapere con esattezza quante persone stavano tentando la traversata", ha affermato Romdhane Ben Amor, del Forum tunisino per i diritti economici e sociali (Ftes). Il Ftdes ha accusato in un comunicato la politica di non accoglienza dell'Unione europea, "disposta a tutto pur di ostacolare l'arrivo dei migranti".

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