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Salario minimo, la proposta del ministro Orlando sarà presentata al tavolo con i sindacati

Il ministro Orlando presenterà la sua proposta sul salario minimo ai sindacati martedì, poi potrebbe arrivare in Consiglio dei ministri. Ma l’accordo politico nel governo Draghi è ancora tutto da trovare.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Il salario minimo potrebbe diventare realtà entro la fine della legislatura. O almeno, il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, sembra volerci provare seriamente. La discussione sulle retribuzioni – che spesso prende una piega surreale – continua però a dividere radicalmente il governo Draghi. Da una parte il Movimento 5 Stelle – che ha messo il salario minimo nella lista delle richieste imprescindibili posta da Conte allo stesso presidente del Consiglio per garantire la permanenza al governo del suo partito – e il Pd di Orlando, dall'altra i partiti di centrodestra, che invece battono sul cuneo fiscale e chiedono di intervenire anche sul reddito di cittadinanza per trovare fondi aggiuntivi per abbassare le tasse.

Il ministro Orlando, però, ha preparato una proposta che verrà intanto presentata ai sindacati al tavolo del 12 luglio: "Martedì la nostra proposta sul salario minimo sarà sul tavolo con le parti sociali, che daranno poi la propria valutazione", ha spiegato. La risposta dei sindacati sarà determinante per dare forza alla proposta o affossarla in partenza, visto che gli stessi leader nei mesi scorsi si sono spesso divisi sul tema. Il timore è che si possa perdere il potere di contrattazione, su cui si basa sostanzialmente il sistema lavoro italiano a differenza di altri Paesi, in favore di un salario minimo generico che però finirebbe per penalizzare i lavoratori e invogliare i datori a uscire dalla stessa contrattazione.

Perciò la proposta del ministro del Lavoro è "quella di legare il salario minimo al trattamento economico complessivo dei contratti, settore per settore, maggiormente rappresentativi". Non sarebbe una svolta epocale, ma "un primo passo importante", ha ammesso lo stesso Orlando. "Dopo il 12 luglio tirerò le fila", ha promesso. Ma di tempistiche reali ancora non si parla. Il ministro dem attende di capire se e in che termini le altre forze politiche appoggeranno la sua proposta, che potrebbe arrivare in Consiglio dei ministri nelle prossime settimane. Certo è che da un lato un via libera, anche parziale e condizionato, calmerebbe gli animi – soprattutto in casa 5 Stelle – in un periodo di tensione così alta nell'esecutivo, dall'altro Lega e Forza Italia dovrebbero cedere su una bandiera degli avversari politici. E abbiamo visto qual è la linea di Salvini su cannabis e cittadinanza. Insomma, la proposta di Orlando c'è, ma la strada è strettissima e il tempo è poco. Nel frattempo milioni di lavoratori sono sotto la famosa soglia che sarebbe individuata come salario minimo.

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