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Ruby bis, Imane Fadil chiede 2 milioni di euro a Fede, Mora e Minetti. E il giornalista la querela

La ragazza, costituitasi parte civile nel processo per prostituzione minorile, “ha sofferto prima e durante di dolore psico-fisico. Non è uscita di casa per mesi per la grave vergogna subita”. Ma Emilio Fede risponde: “La querelo” e chiede a sua volta un risarcimento di 4 mln di euro.
A cura di Biagio Chiariello
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Due milioni di euro da una parte, quattro dall'altra. E' una sfida a colpi di querele e risarcimenti quella andata in scena oggi, nell'ambito del cosiddetto Processo Ruby 2, tra Imane Fadil ed Emilio Fede. La modella marocchina ha chiesto infatti un risarcimento di due milioni di euro, con una provvisionale di un milione, a Nicole Minetti, Lele Mora e lo stesso ex direttore del Tg4, bis per essere stata indotta a partecipare alle cene ad Arcore approfittando del suo stato di necessità economica. La giovane si era costituita parte civile sostenendo di avere subito un "grave danno". E' stata l'avvocato Danila De Domenico a quantificare il risarcimento per la sua assistita, parlando di "grave onta e vergogna subita dalla giovane", tale da causarle un "dolore psicofisico" per essere stata anche bollata come "ragazza bunga-bunga".

Il legale ha poi voluto sottolineare come Imane Fadil si sia voluta "ribellare a un sistema infame", motivo per il quale "ancora oggi nessuno le offre possibilità di lavoro". Anche la De Domenico, come la Boccassini ha parlato di "sistema prostitutivo" in riferimento a quanto succedeva nelle residenze private di Berlusconi e in riferimento alla scelta della marocchina ha specificato: "non è mai stata disponibile a mercificare il proprio silenzio". Fadil, sentita in passato come testimone a Milano, aveva parlato dell'esistenza di foto in cui l'ex premier e Ruby erano in atteggiamenti compromettenti "di natura sessuale".

Fede: "La querelo, voglio 4 milioni di euro" – Ma una volta venuto a conoscenza della decisione di Imane Fadil, lo stesso Emilio Fede, imputato al processo Ruby 2 per induzione alla prostituzione minorile, ha provveduto a sua volta a denunciarla. "Ho dato mandato ai miei legali di sporgere querela per diffamazione grave nei confronti di Imane Fadil che nell'udienza di stamane al processo Ruby ha offerto una ricostruzione delle cene di Arcore che non corrisponde alla realtà" ha fatto sapere il giornalista. La richiesta di Fede è quantificata in 4 milioni di euro "poiché la cronaca di questa udienza è stata diffusa anche all'estero" ma si tratta di una "ricostruzione che offende gravemente la mia immagine".

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