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Manovra 2026

Rottamazione quinquies delle cartelle, quali debiti si possono saldare con le novità in Manovra

La Rottamazione quinquies delle cartelle entra ufficialmente in Manovra dopo l’approvazione definitiva alla Camera. Il meccanismo permette di estinguere debiti fiscali e contributivi pagando solo il capitale, con tasso d’interesse ridotto al 3%. I contribuenti potranno così dilazionare l’importo fino a 9 anni, con un massimo di 54 rate da minimo 100 euro.
A cura di Francesca Moriero
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La Rottamazione quinquies delle cartelle esattoriali entra ufficialmente in Manovra dopo l'approvazione definitiva alla Camera. Si tratta di una definizione agevolata che consente a cittadini e imprese di estinguere i debiti fiscali e contributivi affidati all'Agenzia delle Entrate-Riscossione pagando soltanto il capitale originario, senza interessi o sanzioni maturati. Per rendere il pagamento più sostenibile, il tasso d'interesse sulle rate è stato ridotto dal 4% al 3% annuo. I contribuenti potranno dilazionare l'importo fino a 9 anni, con un massimo di 54 rate bimestrali di pari importo, mentre la prima scadenza è prevista per l'estate del 2026, segnando l'inizio di un piano di rientro strutturato e graduale.

Come funziona la rottamazione quinquies delle cartelle in Manovra

La Rottamazione quinquies è il quinto capitolo delle definizioni agevolate dei debiti fiscali e previdenziali. Permette di sanare le pendenze già affidate alla riscossione pagando solo imposte e contributi originari, senza interessi o sanzioni maturati. I contribuenti possono scegliere così se saldare in un'unica soluzione o dilazionare l'importo in più rate, fino a 9 anni, con pagamenti regolari che rendono sostenibile il rimborso

Chi può aderire alla rottamazione quinquies delle cartelle

Possono aderire cittadini e imprese con debiti affidati all'Agenzia delle Entrate-Riscossione tra il 2000 e il 2023, derivanti da imposte dichiarate ma non versate o iscrizioni a ruolo. L'accesso è consentito solo a chi ha presentato regolarmente la dichiarazione dei redditi; restano esclusi i contribuenti totalmente inadempienti sul piano dichiarativo. Dopo l'adesione, l'Agenzia comunica l'ammontare definitivo e il calendario delle rate.

Quali debiti si possono rottamare e quali no

Possono essere inclusi tributi, contributi previdenziali e alcune sanzioni; non rientrano invece le pendenze non dichiarate o i debiti completamente inadempienti. L'adesione implica anche la sospensione dei procedimenti giudiziari in corso relativi ai carichi inclusi, fino al pagamento della prima rata o del saldo completo.

Come pagare la rottamazione quinquies

L'istanza per aderire alla Rottamazione quinquies deve essere presentata esclusivamente in modalità digitale entro il termine stabilito dalla legge; nella domanda il contribuente indica il numero di rate desiderato e segnala eventuali contenziosi pendenti, impegnandosi a sospendere le azioni giudiziarie in corso. Il pagamento può avvenire in un'unica soluzione oppure attraverso rate bimestrali di pari importo fino a un massimo di 9 anni, con un interesse calmierato al 3%.

La prima rata è prevista per l'estate 2026 e le successive seguiranno un calendario prestabilito che si estende fino al 2035, consentendo un piano di rientro graduale e sostenibile.

Chi rischia di decadere dai benefici e in quali occasioni succede

La decadenza dai benefici si verifica se il contribuente manca il pagamento di due scadenze, anche non consecutive. In tal caso, il debito torna a essere gestito secondo le regole ordinarie di riscossione, con applicazione di interessi e sanzioni.

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