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“Rosy Bindi l’uomo giusto per la Calabria”: il post sessista del consigliere della Lega a Grosseto

“Rosy Bindi commissario in Calabria. Finalmente l’uomo giusto al posto giusto”: questo il post sessista pubblicato dal consigliere comunale della Lega a Grosseto, Pasquale Virciglio, in merito alla possibilità che l’ex ministra e parlamentare del Pd fosse incaricata della gestione della sanità in Calabria. Parole su cui sono subito piovute le accuse.
A cura di Annalisa Girardi
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Scoppiano le polemiche a Grosseto per un post sessista pubblicato da Pasquale Virciglio, consigliere comunale della Lega, contro Rosy Bindi. Parlando dell'ipotesi di affidare il ruolo di commissaria della Calabria all'ex ministra e parlamentare, il consigliere leghista, che è anche medico, ha scritto su Facebook: "Rosy Bindi commissario in Calabria. Finalmente l'uomo giusto al posto giusto". Subito sono piovute le critiche. Susanna Cenni, parlamentare senese per il Partito democratico, ha subito replicato sotto al post: "Bel commento. Complimenti. Lei invece che uomo sarebbe?". La condanna è arrivata anche dal Pd di Grosseto. In una nota i dem scrivono: "Un post sessista che dimostra una cosa sola: Virciglio non ha alcun genere di intenzione di rassegnarsi al fatto che la politica e più in generale il mondo non sono posti per soli uomini e che dall'offesa e dal linguaggio passa tutto ciò che porta alla violenza".

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"Parole tristi e offensive. Porga le proprie scuse e si dimetta"

A puntare il dito contro l'ennesimo post sessista è stata anche Rifondazione Comunista Grosseto. Che in una nota ha sottolineato: "Ci risulta che il consigliere sia un medico, dovrebbe avere quindi una particolare sensibilità verso le persone e non essere portato a denigrarle attraverso parole tristi e fuori luogo tentando magari di gettare il malcapitato o la malcapitata di turno nella gogna delle belve mediatiche". E ancora: "Risulta anche sia un ufficiale dell’esercito italiano e che abbia quindi giurato fedeltà alla Costituzione della Repubblica italiana che ha tra i propri capisaldi la parità di genere e il garantire rispetto e dignità per tutti i cittadini e cittadine senza alcuna distinzione, questo però il consigliere sembra non saperlo ci pensiamo noi allora a ricordargli che per il ruolo da lui ricoperto come rappresentante delle istituzioni e per la professione svolta le sue parole sono doppiamente tristi e offensive e non è la prima volta che il consigliere si lancia in simili sproloqui".

Rifondazione Comunista ha quindi concluso: "A tre giorni dalla giornata contro la violenza sulle donne, dopo le innumerevoli battaglie per la parità di genere ci troviamo ancora ad assistere a simili indecorosi spettacoli. Al consigliere comunale Virciglio chiediamo di porgere le proprie scuse all’onorevole Rosy Bindi e se ne avesse la coscienza rassegnare le proprie dimissioni in quanto ne in grado ne degno di rappresentare la città di Grosseto e i suoi abitanti".

La replica del consigliere leghista

Virciglio è poi tornato sui social per replicare alle accuse ricevute. Parlando di un "sacrosanto diritto all'ironia, alla satira, alla comicità", ha detto: "Era chiarissimo ai più che il fine non fosse l’offesa. Dai su…Io sul mio profilo spesso scrivo post anche per strappare un sorriso perché è nella mia natura una pungente ironia di fondo. Chi mi conosce e mi legge lo sa. Però ieri molti (volutamente) si sono dimenticati di questo democratico e costituzionalmente garantito diritto ad un sorriso con una battuta. La mia paura è che moriremo di purezza, che marciremo di perbenismo, che a forza di fare sempre le battaglie “più fighe” per i diritti “più in voga” renderemo quei diritti carne da macello, scemenze. Spot elettorali anziché valori civici". Per poi concludere: "Però sono fiero di aver messo d’accordo Pd e comunisti italiani… sono riuscito dove hanno fallito tanti segretari !!(Come fatto da quegli esponenti politici che hanno cavalcato la tigre per scatenare una battaglia contro l’esponente politico avversario)".

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