Roma Pride 2025, perché Fdi accusa Magi (Più Europa) di sessismo e cosa c’entra Giorgia Meloni

Il giorno dopo la sfilata del Pride 2025 a Roma, la manifestazione che si è svolta da piazza della Repubblica fino a Terme di Caracalla, a cui hanno partecipato secondo gli organizzatori più di un milione di persone, non mancano le polemiche e agli attacchi agli esponenti delle opposizioni da parte di Fratelli d'Italia.
Nel mirino della destra c'è questa volta Riccardo Magi, segretario di Più Europa, che dal carro del partito distribuiva preservativi. Non è stato però questo gesto a far infuriare gli esponenti meloniani, ma un cartello esposto dal parlamentare, che recitava così: "Meloni amica dei Dick-tators", che giocava con le lettere che compongono la parola "dictators", cioè "dittatori" in inglese, con l'allusione al termine "dick", espressione volgare per riferirsi al pene nella lingua inglese, un modo allusivo per attaccare Trump e Orban, vicini a Meloni, che erano tra l'altro rappresentati in altri cartelli sventolati accanto a quello su Meloni. Del resto anche la scritta che campeggiava sul carro di Più Europa era un evidente calembour: "Censura sto carro", altra espressione volutamente allusiva, con la chiara sostituzione delle "zeta" con le "erre".
Ma è bastato questo a scatenare le ire e l'indignazione di Fdi, che ha visto in quelle scritte un modo offensivo per criticare la presidente del Consiglio: "Riccardo Magi espone un cartello che raffigura Giorgia Meloni con un gioco di parole volgare e sessista. Ecco il livello delle opposizioni. Siamo stanchi — e disgustati — da questi metodi che da anni alimentano odio, istigano alla violenza e colpiscono in particolare le donne di centrodestra con insulti sessisti mascherati da satira. Magi dovrebbe solo vergognarsi. Un omuncolo rancoroso che sfoga la propria frustrazione contro una donna che ha avuto il coraggio, la forza e il consenso che a lui non basterebbero dieci vite per conquistare", ha detto subito la vicepresidente di Fratelli d'Italia alla Camera dei deputati, Elisabetta Gardini.
Stessa posizione espressa dalla deputata di Fratelli d'Italia Elisabetta Lancellotta, capogruppo in commissione Femminicidio: "Del deputato Magi conosciamo sia le posizioni politiche, su cui siamo agli antipodi, sia gli strampalati travestimenti come quello da fantasma di qualche settimana fa, ma il cattivo gusto di oggi ha superato ogni confine. IL cartello sessista contro il presidente del Consiglio esposto al Pride di oggi ci lascia senza parole".
"Non pensavo che un deputato tanto attento ai diritti civili e che si proclama progressista potesse scendere cosi' in basso" – ha proseguito – ma "evidentemente la sua attenzione a certi temi è solo di facciata. Nel suo intimo è sessista, volgare, ed evidentemente non sa come scaricare le sue frustrazioni".
La replica di Riccardo Magi a Fdi
Tirato in ballo dalle polemiche sollevate da Fratelli d'Italia, il deputato Magi ha scritto oggi un post sui social, per spiegare il messaggio che ha voluto lanciare ieri alla manifestazione: "Ci mancava solo la destra contro il free speech, per il politicamente corretto e totalmente priva di ironia, oltre che di onestà intellettuale. Dopo anni a farci le lezioncine sulla libertà di parola che loro usano per offendere le persone Lgbti e le altre minoranze e contro il politicamente corretto, oggi la destra si sveglia politicamente correttissima e indignata mi definisce sessista perché ieri al PRIDE avevo un cartello con un evidente gioco di parole: Meloni amica dei Dick-tators, alludendo alle politiche omofobe messe in campo dagli alleati ideologici di Meloni: Trump, Putin e Orban. Dov'è il sessismo? Ma come sempre lo fa per spostare l'attenzione dalle sue politiche, queste sí, davvero sessiste, omofobe e volgari".
"Per noi ad esempio – ha aggiunto – è molto volgare che l'Italia non sia tra i 17 Paesi UE che hanno condannato Orban e il suo divieto al Pride di Budapest. Volgare è aver spostato i 500mila euro per l'educazione sessuo-affettiva che eravamo riusciti ad inserire nella legge di bilancio ad una non ben specificata campagna sulla "fertilità" per volere dei Pro-Vita. Volgare per noi è il reato universale di GPA che ha il solo scopo di sterilizzare le persone LGBTQI criminalizzandone il desiderio di genitorialità. Volgare è il silenzio di fronte ai continui crimini d'odio contro le persone trans nel nostro Paese. Sessista e volgare è chi discrimina, chi sceglie come amici e punti di riferimento i peggiori dittatori o aspiranti tali del mondo, non chi lotta ogni giorno per rimuovere tutte queste discriminazioni".
A Fdi ha risposto anche il presidente di +Europa Matteo Hallissey: "I paladini del free speech oggi si indignano. Gli stessi che non dicono una parola su quei regimi che il Pride lo censurano, che calpestano da sempre i diritti della persona, che non sopportano l'idea che tutti possano avere la libertà di amare chi gli pare. Fratelli d'Italia si indigna perché abbiamo osato portare sul nostro carro al Roma Pride i volti di quei dittatori, si indigna perché abbiamo preso in giro le politiche repressive degli autocrati, amici della Meloni, che vogliono controllare la morale altrui. E succede anche in Europa, dove l'amico di Meloni, Viktor Orbán, ha appena vietato il Pride di Budapest. A questo divieto risponderemo come si deve: andandoci e disobbedendo".
"Cari amici di Fratelli d'Italia – ha aggiunto – dopo anni passati a sdoganare ogni forma di odio in nome della libertà d'espressione, adesso vi scandalizzate per un po' di satira contro i potenti di turno? Dai, su, almeno provate a sembrare coerenti. Perché si sa: per certi campioni della libertà, va bene dire tutto… finché la pensi come loro".
Polemiche anche su Gpa reato universale
Anche la legge Varchi, che ha reso la Gestazione per altri reato universale, diventa materia di scontro. Nel manifesto politico del Roma Pride 2025, nel paragrafo intitolato ‘Resistenza giudiziaria' legge infatti:
Contrasteremo giudiziariamente gli effetti di leggi vergognose, come la legge Varchi sul “reato universale di GPA”, anche a tutela di bambin3 che sono stat3 o che verranno inaccettabilmente colpit3 da uno stigma sociale per il solo fatto di nascere. Reagiremo a ogni discriminazione, nuova o già esistente, con ogni strumento consentito dalla legge e davanti a tutti gli Organi competenti.
In un altro passaggio, quello dedicato alle ‘Famiglie', si legge poi che la richiesta è di rendere legale la Gpa solidale, che è contenuta in una proposta di Più Europa:
Chiediamo il sostegno e l’accesso alla procreazione assistita e l’eliminazione dell’orrenda legge che criminalizza universalmente la Gestazione Per Altri – GPA e, anzi, chiediamo una GPA etica e solidale per tutte le persone.
Prese di posizioni inaccettabili per Fdi, che ha spinto proprio per l'approvazione della legge che criminalizza la Gpa, anche se effettuata all'estero, in Paesi in cui è legale.
"Le parole contenute nel manifesto del Roma Pride che si è svolto ieri contengono richieste inaccettabili e vanno respinte al mittente. Passi per la critica al Governo che in un paese democratico è libera e legittima, anche se i toni e le parole usate sono assolutamente censurabili, ma le richieste sull'abominevole pratica dell'utero in affitto sono gravissime. L'utero in affitto in Italia è un reato e la legge che lo ha messo al bando è stata votata dalla maggioranza del Parlamento, sia alla Camera che al Senato. I partecipanti del Pride se ne facciano una ragione, le loro richieste da questo Governo e questa maggioranza non possono avere cittadinanza perché per ogni bambino il diritto ad avere una famiglia naturale, composta da un papà e una mamma, viene prima di tutto", ha detto la deputata di Fratelli d'Italia Maddalena Morgante, responsabile nazionale del dipartimento Famiglia e Valori non negoziabili del partito.