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Roma, il sindaco Marino abolisce il termine “nomadi” dagli atti ufficiali

Il Primo cittadino della Capitale ha deciso di abolire il termine per superare le discriminazioni nei confronti di rom e sinti.
A cura di A. P.
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Il sindaco di Roma, Ignazio Marino, ha deciso di abolire il termine "nomadi" da tutte le comunicazioni ufficiali dell'amministrazione cittadina. Una scelta fatta in occasione della giornata mondiale di rom e sinti e dettata dall'esigenza di superare le discriminazioni che riguardano questi gruppi. "Chiedo che d'ora in poi in luogo del riferimento al termine ‘nomadi' sia più correttamente utilizzato quello di ‘Rom, Sinti e Caminanti'" ha scritto il Primo cittadino di Roma in una circolare indirizzata a tutti gli uffici comunali, imponendo di fatto il cambio della terminologia. "Credo che uno dei fattori centrali per superare le discriminazioni sia quello culturale affinché l'approccio metodologico di tipo emergenziale possa essere abbandonato a favore di politiche capaci di perseguire l'obiettivo dell'integrazione" ha proseguito il Sindaco nella circolare, aggiungendo: "In questo processo anche la proprietà terminologica utilizzata può essere, ad un tempo, indice e strumento culturale per esprimere lo spessore di conoscenza e consapevolezza degli ambiti su cui si è chiamati ad intervenire".

Si tratta di "un atto simbolico" ha sottolineato Marino che ritiene la scelta un passo per superare le discriminazioni nei confronti di rom e sinti e auspica che "anche attraverso questa apparentemente semplice attenzione terminologica, possa essere testimoniata la considerazione che l'amministrazione capitolina rivolge a tutte le persone che vivono nel suo territorio".

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