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Rimborso del canone Rai 2023, come funziona e chi può fare richiesta

Il rimborso del canone Rai è una possibilità per alcune categorie, per richiederlo bisogna inviare all’Agenzia delle Entrate due documenti: una dichiarazione sostitutiva per dimostrare che si fa parte di queste categorie, e una richiesta di rimborso con ulteriori dettagli.
A cura di Luca Pons
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Il canone Tv, più noto come canone Rai, è una somma che si paga ogni anno principalmente per sovvenzionare la televisione pubblica. La spesa è di 90 euro, e al momento viene divisa in dieci rate mensili che si pagano insieme alle bollette della luce, da gennaio a ottobre. In passato si poteva pagare a parte, con un bollettino postale, ma questo metodo è stato sostituito nel 2016 dal ‘canone in bolletta' anche perché c'era un tasso decisamente alto di evasione. L'inserimento in bolletta potrebbe cambiare presto a causa di norme europee, ma per il momento la situazione resta questa.

Ci sono, però, delle categorie di cittadini che hanno il diritto di non pagare il canone: over 75 con un reddito sotto gli 8mila euro, diplomatici e militari stranieri, chi non ha una tv in casa. Per chi ha pagato il canone ingiustamente è possibile chiedere un rimborso, con un apposito modulo, e a pagarlo sarà la stessa azienda elettrica.

Chi è esonerato dal pagamento del canone Rai nel 2023

Sono tre i gruppi di persone che sono sollevate dall'obbligo di pagare il canone Rai. In particolare si tratta di: cittadini che hanno compiuto 75 anni, che hanno un reddito (proprio o del coniuge) non oltre gli 8mila euro all'anno, e che non hanno conviventi con un reddito proprio ad esclusione di badanti o colf; le persone che non hanno un televisore in casa; i diplomatici di Paesi stranieri, i funzionari di organizzazioni internazionali e i militari stranieri.

Per richiedere l'esonero bisogna presentare un apposito modello di dichiarazione sostitutiva che certifica la propria appartenenza a una delle categorie citate. Questo va inviato insieme a una copia del documento di riconoscimento all'Agenzia delle Entrate, per posta (all'indirizzo Agenzia delle entrate – Direzione Provinciale 1 di Torino – Ufficio Canone TV – Casella postale 22 – 10121 Torino), via Pec o direttamente a un ufficio territoriale. Tutti i modelli, uno per categoria, sono reperibili sul sito dell'Agenzia, che ha una sezione dedicata interamente al canone Rai.

Una volta presentata la dichiarazione sostitutiva, se i criteri restano gli stessi non bisogna rifarlo ogni anno. Al contrario, se si perdono i requisiti per l'esonero bisogna comunicarlo all'Agenzia delle Entrate

Come chiedere il rimborso

Chi è esonerato, poi, ha diritto anche a chiedere il rimborso delle eventuali somme che sono state versate ingiustamente. È questo, ad esempio, il caso di un ultra 75enne che presenta la richiesta di esonero solo mesi dopo aver raggiunto i requisiti necessari. In questo caso, oltre alla dichiarazione sostitutiva bisogna inviare anche una domanda di rimborso. Anche questa si trova online sul sito ufficiale. Si può procedere direttamente dall'area personale del sito dell'Agenzia delle Entrante, oppure stampare il modulo e inviarlo per posta, allo stesso indirizzo della dichiarazione sostitutiva.

La procedura è identica per tutte le categorie, ma ci sono sei diverse causali tra cui scegliere.

  • Codice 1: Cittadini over 75 con un reddito complessivo familiare che non supera gli 8mila euro all'anno.
  • Codice 2: Diplomatici, militari stranieri o funzionari internazionali.
  • Codice 3: Chi ha pagato per sbaglio il canone in due modi, ad esempio sia nelle bollette della luce che con l'addebito sulla pensione.
  • Codice 4: Nella stessa famiglia anagrafica, due persone hanno un'utenza elettrica intestata a ciascuno, e quindi il canone è stato pagato due volte.
  • Codice 5: Chi non ha un apparecchio tv e ha presentato la dichiarazione sostitutiva per lo stesso motivo.
  • Codice 6: Chi ha un motivo diverso da quelli elencati per chiedere il rimborso: c'è uno spazio per spiegare sinteticamente il motivo della richiesta.

Come viene pagato il rimborso del canone

Dato che il canone si paga nella bolletta della luce, sono le stesse imprese elettriche che devono procedere al rimborso nella successiva bolletta. Possono farlo anche con altre modalità, ma l'importante è che i soldi dovuti arrivino entro 45 giorni dal momento in cui ricevono le informazioni utili per il rimborso dall'Agenzia delle Entrate. In caso di ritardi oltre questa soglia, deve essere la stessa Agenzia a farsi carico del rimborso direttamente.

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