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Riduzione accise su benzina e diesel, governo proroga i tagli ai prezzi fino all’8 luglio

Nel nuovo decreto Energia, all’esame del Consiglio dei ministri, ci sarà una proroga della riduzione di 30 centesimi delle accise su benzina, gasolio e gas per autotrazione: la scadenza iniziale era il 2 maggio, si arriverà fino a luglio.
A cura di Annalisa Cangemi
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Come anticipato già dal governo nei giorni scorsi il Consiglio dei ministri stabilirà la proroga del taglio delle accise sui carburanti, misura già in vigore, che scade oggi: "Il governo sta predisponendo nuovi interventi per estendere la riduzione delle accise sui carburanti oltre l'inizio di maggio", aveva detto il ministro dell'Economia Daniele Franco. Il governo aveva già stabilito un primo prolungamento della misura entrata in vigore lo scorso 22 marzo (la prima scadenza sarebbe stata lo scorso 22 aprile), estendendola di 10 giorni, fino a oggi appunto.

"In considerazione del perdurare degli effetti economici derivanti dall'eccezionale incremento dei prezzi dei
prodotti energetici, a decorrere dal 3 maggio 2022 e fino all’8 luglio 2022″, si legge in una bozza che Fanpage.it ha avuto modo di visionare. Palazzo Chigi ha fatto sapere che la disposizione sarà esaminata nel Cdm convocato alle 12, poi i ministri e il premier Draghi torneranno a riunirsi nel pomeriggio per l'esame del decreto aiuti per le imprese e le famiglie per fronteggiare gli effetti della crisi ucraina. È stata confermata anche l'entità della riduzione che ricalca la misura introdotta nei mesi scorsi: il taglio delle accise e il relativo effetto sull'Iva garantisce uno sconto alla pompa di 30,5 centesimi delle accise sui carburanti. Le aliquote saranno: "Per la benzina 478,40 euro per mille litri; per oli da gas o gasolio usato come carburante 367,40 euro per mille litri; per gas di petrolio liquefatti (GPL) usati come carburanti 182,61 euro per mille chilogrammi; per gas naturale usato per autotrazione zero euro per metro cubo".

La riduzione dell'accisa è in realtà di 25 centesimi di euro su un litro di benzina e gasolio (mentre per il Gpl le accise diminuiscono di 8,5 centesimi), a cui bisogna aggiungere l'Iva al 22%. In totale lo sconto al consumo sui prezzi dei due carburanti ammonta così a 30,5 centesimi.

La novità di questo decreto, oltre al prolungamento degli interventi già adottati, è l'intervento sul prezzo di vendita del metano per autotrazione: "L' IVA applicata al gas naturale usato per autotrazione è stabilita nella misura del 5 per cento", si legge ancora nella bozza.

Per evitare speculazioni poi il Garante per la sorveglianza dei prezzi si avvale anche "del supporto operativo del Corpo della Guardia di finanzia per monitorare l'andamento dei prezzi anche relativi alla vendita al pubblico dei suddetti prodotti energetici". Secondo la norma la Guardia di finanza potrà agire con i poteri di indagine attribuiti ai fini dell'accertamento dell'imposta sul valore aggiunto e delle imposte dirette; ha accesso diretto, anche in forma massiva, ai dati comunicati relativamente alle giacenze dei prodotti energetici dei depositi commerciali assoggettati ad accisa e degli impianti di distribuzione stradale di carburanti, nonché ai dati contenuti nel documento amministrativo semplificato telematico. La Gdf è chiamata a segnalare all'Autorità garante della concorrenza e del mercato (Antitrust), per l'adozione dei provvedimenti di competenza, elementi, rilevati nel corso delle attività di monitoraggio, che siano "sintomatici di condotte che possano ledere la concorrenza" o costituire pratiche commerciali scorrette.

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