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Renzi: “Annullata condanna Corte dei Conti. Abbiamo i numeri anche senza Fi”

L’allora presidente della Provincia di Firenze nel 2011 venne condannato a pagare 14 mila per un danno erariale che era stato quantificato dalla Procura contabile in 2 milioni e 155mila euro. Ma oggi l’annuncio nella Enews nella quale punzecchia anche Berlusconi & c.
A cura di Biagio Chiariello
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"Chi riceve da anni l'enews conosce la mia amarezza quando qualche anno fa vi ho dovuto annunciare che la Corte dei Conti mi aveva condannato a pagare 14mila euro per un atto amministrativo della Provincia di Firenze. Ho subito su questo attacchi, sui media, cartelloni e sceneggiate del M5S in Parlamento, polemiche politiche violente. Oggi condivido una piccola soddisfazione: l'appello ha annullato la condanna e la verità viene finalmente ristabilita". Ad annunciarlo è direttamente Matteo Renzi nella sua enews. Nell’agosto del 2011 l’allora presidente della Provincia di Firenze era stato condannato dalla Corte dei conti della Toscana. Il procedimento riguardava il danno erariale per l'inquadramento contrattuale di alcuni assunti a tempo determinato. La procura contabile aveva contestato alla ex giunta provinciale – presidente e assessori – un danno di 2 milioni e 155 mila euro.

Renzi a processo per danno erariale

Nello specifico il capo del governo era stato condannato in primo grado per la contrattualizzazione a tempo determinato del personale: 4 segretarie facenti parte del suo staff, pur non avendo conseguito la laurea, sarebbero state ‘inquadrate' con un contratto di tipo D, anziché C. Già all'epoca, da sindaco di Firenze non ancora candidato alle primarie, la reazione di Renzi fu dura. "Una ricostruzione fantasiosa e originale…Da quello che possiamo capire le contestazioni riguardano la categoria di inquadramento di quattro persone nello staff, assunte a tempo determinato. Se poi un dirigente ha sbagliato l'inquadramento ce ne assumeremo tutte le responsabilità, anche se è veramente difficile accettare l'idea che siano gli amministratori e non eventualmente i funzionari i responsabili di erronee impostazioni contrattuali, questione puramente tecnica…". Renzi aveva presentato ricorso e oggi il secondo grado di giudizio ha annullato quella condanna.

Renzi: "Abbiamo i numeri anche senza Fi"

"Se Forza Italia, che ha sempre difeso" il patto sulle riforme, "adesso vuole rimangiarselo, buon appetito. Ho sempre detto che voglio fare accordi con tutti e che non ci facciamo ricattare da nessuno. Perché i numeri ci sono anche senza di loro. Spero che dentro FI prevalgano buon senso e ragionevolezza". E' un altro passaggio della Enews, di Renzi che arriva nel giorno in cui otto esponenti di di Scelta Civica hanno aderito ufficialmente ai gruppi parlamentari del Pd. "Se ciò non dovesse accadere – continua il presidente del Consiglio  – noi continueremo a rispettare Berlusconi e il suo partito come rispettiamo tutti i partiti che ottengono i voti dei nostri concittadini: il nostro obiettivo non è parlar male dei nostri avversari, ma lavorare bene per l'Italia".

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