1.336 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Renzi dice che continuerà a fare le conferenze finché sarà consentito dalla legge

Matteo Renzi fa un bilancio della Leopolda 11 nella sua Enews. E scrive: “Di Arabia Saudita ho parlato a lungo. Continuerò a fare conferenze, finché sarà consentito dalla legge. E, sinceramente, mi sfugge il motivo per il quale dovrebbe essere proibito”.
A cura di Annalisa Girardi
1.336 CONDIVISIONI
Immagine

Matteo Renzi fa un bilancio dell'undicesima edizione della Leopolda nella sua ultima Enews. "I commentatori dicono che siamo morti, che siamo arrabbiati, che alle nostre manifestazioni non viene nessuno. Poi si aprono i cancelli della Leopolda e scopriamo le code di persone perbene, innamorate della politica, desiderose di lanciare proposte", scrive il leader di Italia Viva, al termine della kermesse tenutasi a Firenze. Per poi fare il punto su uno dei temi più discussi al momento: "Di Arabia Saudita, autogrill e polemiche sull’opportunità ho parlato a lungo nel libro "ControCorrente". Continuerò a fare conferenze, finché sarà consentito dalla legge. E, sinceramente, mi sfugge il motivo per il quale dovrebbe essere proibito".

Renzi quindi aggiunge: "Ci dipingono semplicemente come noi non siamo. E chi viene alla Leopolda si immerge nella realtà di questa incredibile comunità. Tenetevi i sondaggi, i talk, le dirette Facebook. Ma lasciateci la gioia di far parte di un popolo di persone in carne e ossa. Che ogni giorno, non solo alla Leopolda, ha la forza di andare a testa alta".

Durante l'evento, sono stati tanti i temi toccati da Renzi e dagli esponenti di Italia Viva. In merito alla più stretta attualità politica, l'ex presidente del Consiglio ha detto: "Ho l'impressione che i principali leader delle forze politiche italiane, i leader di M5s, Pd, Lega e FdI, abbiano l'interesse ad andare a votare: interesse che è politico, e in alcuni casi personale, perché qualcuno vuole portare in parlamento prima possibile il suo gruppo di riferimento, è un dato di fatto oggettivo".

E sul progetto riformista ha concluso: "Se oggi c'è qualcuno che vuole portare il Pd nelle braccia dei Cinque Stelle lo deve spiegare, non siamo noi che abbiamo lasciato la bussola del riformismo, sono loro che strizzano l'occhio al reddito di cittadinanza, non siamo quelli che firmavano i decreti sicurezza, se il Pd si sposa con Cinque Stelle sono loro che hanno abbandonato la casa da cui sono partiti, è legittimo abbandonare le proprie convinzioni ma non prendo lezioni da loro".

1.336 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views