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Renzi: “Appoggio al governo, ma basta col populismo”

“Non rincorriamo i populisti ma ci facciamo promotori dell’agenda per l’Italia” così si è aperta la relazione introduttiva di Matteo Renzi alla prima assemblea nazionale di Italia Viva allo Studio 10 di Cinecittà. “Si vota a fine legislatura. Rispetto per Conte, ma non è leader moderati” ha aggiunto l’ex premier.
A cura di Biagio Chiariello
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"Buon governo vs populismo": è questo il titolo della prima Assemblea nazionale di Italia Viva. Grande protagonista è naturalmente Matteo Renzi che ha aperto i lavori. "Siamo qui per cercare di parlare di politica che non è semplicemente fare un tweet o partecipare a un talk ma avere un progetto, una visione, non è suonare a un citofono, fare populismo". L'Assemblea si svolge nello Studio 10 di Cinecittà, in un ambiente in penombra in stile discoteca. All'evento partecipano i delegati provenienti da tutta Italia oggi e per la mattina di domani. Anche la chiusura è affidata all’ex segretario del Pd. "Il 2020 è iniziato con tutta una previsione apocalittica sugli anni ’20, e poi la terza guerra mondiale e poi l’annuncio di una battaglia epocale: le elezioni regionali in Emilia Romagna” continua il leader di Italia Viva.”E ancora in tutte questa esasperazione arriva il coronovirus. È come se fossimo tutti circondati dal bisogno di messaggi choc. Allora in tutta questa esasperazione noi vogliamo fare un scelta in controtendenza, perché vogliamo discutere e per fortuna ora siamo in un partito in cui possiamo farlo. E così abbiamo scelto l’affresco del ‘Buon governo' vs populismo'" spiega Renzi.

"Basta inseguire populisti, vogliamo dettare noi l’agenda e per farlo occorre avere una visione, occorre prevedere. Bisogna avere uno sguardo lungo", dice, per poi passare al parallelo con l'uscita dell'Inghilterra dall'Europa: "Qual è il primo insegnamento che viene dalla Brexit? Evitiamo di dare al populismo l’occasione di scrivere il futuro dei nostri figli. E quando ho visto le immagini di ieri, mi sono detto ancora una volta che abbiamo fatto bene ad agosto a non lasciare che Salvini avesse pieni poteri e ci portasse all’Italexit…". "La storia – spiega – si sta incaricando di dimostrare che l’unica sinistra che può vincere è quella di Tony Blair e non quella di Jeremy Corbyn, perché si vince con il riformismo, non con l’estremismo. Corbyn è stato uno dei fattori determinanti per la vittoria di Johnson. Tanti si sono detti ‘meglio la Brexit che Corbyn'".

Sul governo "io credo che, perché l’Italia possa andare avanti, serva stabilità che però non è immobilismo. Stabilità sì, rinviare e immobilismo no", afferma Renzi, sottolineando come "si vota nel 2023 perché lo prevede la nostra Costituzione, il governo deve andare avanti, noi vogliamo dare una mano e incoraggiamo il premier ad agire, a fare delle scelte, a non rinviare". "La missione di Italia Viva – continua – nei prossimi mesi è aiutare il governo a diventare un buon governo". Appoggio esterno? "Da Italia Viva appoggio totale al governo".

"Se qualcuno vuole trasformare Giuseppe Conte nel punto di riferimento del progressismo – aggiunge -, faccia pure. Noi lo sosteniamo ma il nostro sostegno al premier non arriva a definirlo leader dei progressisti. Per noi non lo può essere chi ha firmato i decreti Salvini" e "se qualcuno immagina che Italia viva faccia un partito con Pd, M5S e Leu, diciamo in bocca al lupo, buon lavoro e buona vita ma noi saremo dall'altra parte. Non può esistere quella visione del progressismo. Quindi, di conseguenza, non pensiamo di andare alle prossime elezioni in un derby con Salvini e Meloni e parte della sinistra radicale che è già fuori dal mondo".

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