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Regionali, Berlusconi: “Destra non può vincere senza centro liberale. Abbiamo doppiato Lega al Sud”

“Il centrodestra non vince senza un centro liberale, cattolico, garantista forte come solo noi possiamo far esistere. La destra, da sola, può prendere molti voti, ma non può vincere e tantomeno governare”: così Silvio Berlusconi commenta il risultato delle elezioni regionali in Emilia Romagna, sottolineando che Matteo Salvini ha commesso un errore nel rendere il voto del 26 gennaio un referendum nazionale.
A cura di Annalisa Girardi
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Dopo la riconquista della Calabria da parte del centrodestra, Silvio Berlusconi commenta il successo della deputata azzurra Jole Santelli, che secondo il Cavaliere sottolinea l'importanza di Forza Italia e dell'area del centro liberale all'interno della coalizione.L'ex presidente del Consiglio si ferma a riflettere sugli errori del voto di domenica 26 gennaio, quelli del Movimento Cinque Stelle ormai in appurato declino (ma da cui è importante recuperare consensi), così come quelli dell'alleato leghista (che avrebbe sbagliato a trasformare il caso in un referendum nazionale.

Berlusconi non si ferma e guarda già ai prossimi appuntamenti elettorali regionali, promettendo un impegno in prima linea. Tutti questi sono i temi affrontati in un'intervista con il Corriere della Sera, in cui il leader di Forza Italia ragiona sugli insegnamenti di queste elezioni regionali e rilancia la coalizione di centrodestra.

Berlusconi e il centro liberale

Secondo il Cavaliere non è possibile confrontare i due casi specifici, quello della Calabria, dove il suo partito si è rivelato vincitore, e quello dell'Emilia Romagna, definita come "una sfida antica e difficile combattuta con impegno fino all’ultimo momento". Secondo Berlusconi è importante concentrasi sul fatto che "in Calabria c'è stata una vittoria clamorosa che rappresenta un segnale di svolta e di riscossa non solo per la Regione ma per l'intero Mezzogiorno". Un risultato, quello del suo partito, che è stato oltre due volte quanto ottenuto dalla Lega. Il Cavaliere ragiona quindi sull'importanza di un centro liberale nell'area tendente a destra: "Il centrodestra non vince senza un centro liberale, cattolico, garantista forte come solo noi possiamo far esistere. La destra, da sola, può prendere molti voti, ma non può vincere e tantomeno governare".

E aggiunge, riferendosi direttamente al leader della Lega: "Matteo Salvini ha un suo stile, che ovviamente non è il mio, ed ha i suoi contenuti, che non sono uguali ai nostri, altrimenti saremmo lo stesso partito. Con lui e Giorgia Meloni abbiamo un buon programma da realizzare insieme: per riuscirci è fondamentale il voto dei moderati, dei liberali, dei cattolici, e anche di quei sette milioni tra gli italiani che non votano ma anche che si sentono liberali, moderati, democratici e non di sinistra".

La sconfitta in Emilia Romagna

Berlusconi parla quindi della sconfitta in Emilia Romagna: "La violenta polarizzazione e la personalizzazione dello scontro politico probabilmente hanno scoraggiato gli elettori moderati", afferma. Un errore quindi, quello di dare una valenza politica nazionale al voto nella Regione di Stefano Bonaccini, come ha cercato di fare il segretario del Carroccio: "Durante la campagna elettorale ho sempre sostenuto che il primo scopo delle elezioni regionali era quello di scegliere un buon governatore per la regione e non quello di fare un sondaggio politico nazionale", rimarca il Cavaliere. Che però riconosce: "Naturalmente era chiaro a tutti che una sconfitta della sinistra in Emilia-Romagna avrebbe avuto una forte valenza nazionale".

Ci saranno conseguenze per il governo, quindi? "Il disfacimento in atto dei Cinque Stelle rende questa maggioranza assolutamente non rappresentativa degli italiani. Però, proprio per questo, difficilmente ci consentiranno di votare. Quello che considero possibile è che invece alcuni parlamentari Cinque Stelle, i più attenti alle necessità dell’Italia e consapevoli della difficilissima situazione, si rendano conto di essere in una condizione senza futuro per sé stessi e per il Paese e che decidano di trarne le conseguenze", sostiene Berlusconi.

Che poi considera l'effettiva ipotesi che tutti gli elettori italiani possano tornare alle urne. Alla domanda del giornalista, che chiede se esista la possibilità che Salvini decida di abbandonare la coalizione del centrodestra per presentarsi da solo alle prossime elezioni politiche, Berlusconi taglia corto, concludendo: "Tutto si può dire di Salvini ma non che abbia istinti suicidi".

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