Recovery fund, Di Maio: “Quantità di soldi incredibile, errore sfasciare tutto con crisi di governo”

Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio torna a parlare delle tensioni all'interno della maggioranza, che riguardano sia le diverse posizioni sul nuovo provvedimento con le misure anti Covid per le festività natalizie, con il quale saranno probabilmente autorizzati gli spostamenti tra Comuni vicini, sia lo scontro sulla governance per il Recovery fund, approvato dall'ultimo Consiglio Ue, che sbloccherà 209 miliardi per l'Italia.
Il Recovery fund è "al centro delle tensioni di governo" e "ci sono alcune cose che non ci vanno bene, che non mi vanno bene, solo che noi a differenza di altri non minacciamo le crisi di governo ma agiamo nell'interlocuzione con Conte e Gualtieri, lo facciamo nell'ottica di fare risultato, non di sfasciare tutto", ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio nel corso di un"Agorà digitale' su Zoom, rivolgendosi a Italia viva.
Matteo Renzi ha alzato il tiro nei giorni scorsi durante il dibattito sul Consiglio Ue in Senato, e ha ribadito di voler staccare la spina al governo se Conte "chiederà pieni poteri". Italia viva continua a minacciare una crisi di governo se il premier Conte non rinuncerà alla cabina di regia sul Recovery fund. "L'unica soluzione è ritirare la proposta di governance che non dovrà essere inserita surrettiziamente all'ultimo momento in Bilancio, senza la possibilità di discuterla. Se così fosse, voteremo contro la legge di Bilancio". ribadisce al Corriere della Sera la ministra dell'Agricoltura Teresa Bellanova.
Secondo Di Maio col Recovery fund "è stata ottenuta una quantità di soldi incredibile anche grazie al Sud Italia", per la situazione di difficoltà di diverse regioni, e quindi "è bene che una parte cospicua di quei soldi vada al Sud", ha aggiunto. Del resto, aggiunge, "Nel 2021 avremo da affrontare la crisi economica, entreremo nell'anno degli effetti economici" della crisi. "Grande problema sarà la domanda interna, le persone spenderanno meno soldi. Rischiamo una crisi occupazionale e economica simile a quella del 2008, abbiamo già perso un milione di posti di lavoro", anche se a differenza di quella crisi "il metodo stavolta non è quello dell'austerity ma di un'economia espansiva".
Quanto alle restrizioni per Natale sottolinea: "Stanno facendo arrabbiare molti ma vorrei dirvi da ministro degli Esteri che la Merkel oggi dichiara il lockdown nazionale un'altra volta. Questo non vuol dire che dobbiamo consolarci così però il meccanismo a tre colori delle Regioni per non chiudere tutto ha funzionato, perché la curva si è appiattita. Adesso se evitiamo che a Natale succeda quello che che è accaduto quest'estate è meglio".