22 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Rai 3, Renzi: “Nessun editto bulgaro”

Il Presidente del Consiglio ha chiuso le polemiche dei giorni scorsi, quando il deputato democratico Anzaldi aveva attaccato il Tg3: “Non si sono accorti che è stato eletto un nuovo segretario, Matteo Renzi, il quale poi è diventato anche premier. Inoltre il Pd viene regolarmente maltrattato”.
A cura di Davide Falcioni
22 CONDIVISIONI
Immagine

C'erano una volta le promesse di Renzi sulla Rai, che non sarebbe stata terra di conquista dei partito ma esclusivamente servizio pubblico. Sono passati pochi mesi da quegli annunci e, immancabilmente, arrivano le polemiche sugli spazi concessi alle forze politiche sulla tv nazionale. Non solo: stavolta lo scontro è interno a un solo partito, il PD. Il primo affondo è stato lanciato nei giorni scorsi dal renziano Michele Anzaldi, deputato e membro della commissione vigilanza Rai, che a Repubblica ha dichiarato: "Su Rai Tre non c'è pluralismo, lo dicono i dati". Poi, attaccando il direttore della rete Vianello: "Non si sono accorti che è stato eletto un nuovo segretario, Matteo Renzi, il quale poi è diventato anche premier. Inoltre il Pd viene regolarmente maltrattato" e "i nostri ministri non vogliono più andarci". Il problema, secondo Anzaldi, è che sul Tg3 "hanno costruito un'opposizione che non esiste, danno più spazio alla minoranza dem che alla vera opposizione parlamentare".

Insomma, i renziani lamentano un trattamento non "adeguato" da parte della terza rete Rai, che sovente attaccherebbe il governo dando spazio alle opposizioni interne al PD. “Bianca Berlinguer ha dato tanto, ma così tanto alla Rai che può anche bastare”, ha tuonato Anzaldi, con parole che hanno ricordato neanche tanto velatamente l'"editto bulgaro berlusconiano". Naturalmente la replica del Tg3 non si è fatta attendere: "Frasi inaccettabili che ricordano nei toni ‘editti bulgari' di berlusconiana memoria".

A porre la parola fine alle polemiche, almeno per il momento, è stato ieri il Presidente del Consiglio in persona, intervistato – forse non a caso – proprio da Bianca Berlinguer. Renzi ha assicurato: "Non c'è alcun editto bulgaro. L'editto bulgaro l'ha fatto Berlusconi. Il mio lavoro è governare e non di fare liste di proscrizione". Il premier ha aggiunto: "Non c'è nessuna volontà di mandare a casa nessuno".

22 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views