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Morte di Silvio Berlusconi

Quando si apre il testamento di Silvio Berlusconi: il rebus dell’eredità

Quella che sta per aprirsi potrebbe essere la settimana decisiva per conoscere il testamento di Silvio Berlusconi. È probabile che il notaio Arrigo Roveda convochi gli eredi a giorni, dopo la presentazione dei palinsesti annuali di Mfe-Mediaset, che avverrà martedì.
A cura di Annalisa Cangemi
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Questa che sta per aprirsi potrebbe essere la settimana decisiva per conoscere i dettagli del testamento di Silvio Berlusconi, scomparso a 86 anni lo scorso 12 giugno all'ospedale San Raffaele di Milano, per via di complicanze legate alla patologia di cui soffriva da tempo, una leucemia mielomonocitica cronica.

Giovedì è svolta la prima assemblea di Fininvest dopo la morte del fondatore, che come era stato anticipato si è chiusa nel segno della continuità nel controllo e nella governance della holding di famiglia – che detiene anche circa la metà di Mfe-Mediaset e il 30% di Banca Mediolanum – con l'approvazione di un dividendo da 100 milioni per gli eredi e la conferma del cda con Marina presidente, (l'unica presente di persona, mentre Pier Silvio, Luigi Barbara ed Eleonora erano collegati da remoto). Ora toccherà al notaio Arrigo Roveda convocare tutti gli eredi, dopo che saranno stati risolti gli ultimi intoppi burocratici, per capire come andrà suddiviso un patrimonio che potrebbe ammontare a circa 6 miliardi di euro, e che comprende liquidità, beni mobili e immobili, sui quali sono in svolgimento diverse perizie.

Quando si conoscerà il testamento di Berlusconi

L'attesa dei mercati per l'apertura delle ultime volontà del fondatore del Biscione si concentra sulla prossima settimana, soprattutto sulla seconda metà. È improbabile che il testamento possa essere aperto domani, perché martedì sera Mfe-Mediaset presenterà i suoi palinsesti annuali, un momento cruciale per il gruppo. È sulla base dei programmi che si raccoglie la pubblicità televisiva che, al di là di altre questioni, è lo strumento che fa ampiamente girare più cassa per il Biscione: l'anno scorso Mfe-Mediaset ha registrato un cash flow in calo ma pur sempre positivo per oltre 360 milioni. È difficile quindi che si voglia sovrapporre la lettura del testamento con questo importante appuntamento.

Ma è evidente che l'attesa sia legata al fatto che la vicenda del testamento non è solo privata e non riguarda solo gli eredi. Il primo step di questo percorso era appunto l'assemblea di giovedì e la nomina con scadenza annuale del cda di Fininvest. Non è passata inosservata la presenza fisica durante questi passaggi del presidente di Mfe-Mediaset Fedele Confalonieri, che nella holiding di famiglia non detiene alcuna carica. Un consigliere importante per i "ragazzi", come affettuosamente Berlusconi chiamava i figli. In questa fase è molto presente anche Gianni Letta, visto spesso nella villa di Arcore in questi giorni, per dare una mano in questa delicata fase di transizione, anche politica.

Uno dei nodi è la quota ‘legittima' del 20% di Fininvest, che potrebbe venir assegnata in modi diversi agli eredi. E sui beni non finanziari non mancano i dubbi. Tra i molti legali che assistono i figli circola infatti l'ipotesi che nei ricoveri al San Raffaele Berlusconi possa aver apportato qualche modifica al suo testamento, magari in favore della sua compagna, Marta Fascina, che non essendo stata legata da un vincolo matrimoniale all'ex premier non figura tra gli eredi legittimi.

In ballo la vendita del Monza

Secondo quanto risulta all'Ansa, alcune decisioni sarebbero già state prese dagli eredi, tra le quali la vendita della società calcistica del Monza. Si sono svolti colloqui per la possibile cessione con Vaghelis Marinakis, l'imprenditore greco vicino al premier conservatore ellenico Mitsotakis e proprietario della squadra ateniese dell'Olympiacos. A queste interlocuzioni sono seguiti successivi approcci da parte dei molti fondi d'investimento statunitensi interessati al calcio italiano.

Nel concreto tutto sarà ovviamente realizzato dopo l'apertura del testamento del fondatore, ma la direzione sembra tracciata: si va verso un addio definitivo al calcio da parte di Fininvest anche la sempre più probabile candidatura di Adriano Galliani, oggi numero uno della società brianzola e componente del cda della holding di famiglia, per il seggio di Monza al Senato, vacante dopo la scomparsa di Berlusconi. Le elezioni suppletive si terranno in ottobre, quindi bisognerà attendere.

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