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Processo Xenia, Lucano: “Verdetto ingiusto, sono un uomo onesto. Mia popolarità li ha infastiditi”

“Il mio impegno, il mio modo di aiutare il prossimo, sono stati gli argomenti che mi hanno reso popolare. A loro dava fastidio che i media, la politica, s’interessassero di quello che io facevo. Invidia pura”: Mimmo Lucano commenta così in un’intervista con il Corriere della Sera la sentenza di 13 anni e 2 mesi arrivata ieri. Intanto il segretario del Pd, Enrico Letta, si definisce “esterrefatto per quanto accaduto”.
A cura di Annalisa Girardi
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All'indomani della condanna a 13 anni e 2 mesi a Mimmo Lucano nel processo Xenia, l'ex sindaco di Riace ha rilasciato un'intervista al Corriere della Sera in cui commenta le ultime ore e la decisione del tribunale di Locri. "Hanno cercato dall'inizio di offuscare la mia immagine, il mio impegno verso gli immigrati, i più deboli. Già dall'inizio la mia popolarità, mai cercata, li ha infastiditi", afferma. Per poi spiegare che si aspettava un'assoluzione piena: "Voglio leggere le motivazioni della sentenza. Io non mi sono mai lasciato intimidire da nessuno. Per ora hanno vinto loro, ma siamo solo al primo grado, ci sarà l'appello".

Poi torna su quanto fatto a Riace durante i suoi mandati e di come questo infastidisse qualcuno: "Io non ho avuto la notorietà perché me la sono cercata. Il mio impegno, il mio modo di aiutare il prossimo, sono stati gli argomenti che mi hanno reso popolare. A loro dava fastidio che i media, la politica, s'interessassero di quello che io facevo. Invidia pura. Diventata probabilmente anche rabbia quando la rivista Fortune mi ha assegnato quel riconoscimento e, soprattutto, quando la Rai ha voluto realizzare la fiction su Riace con Beppe Fiorello protagonista. Lì è scattato qualcosa che è alla base delle mie sventure giudiziarie". E ancora: "Sono arrabbiato e deluso per un verdetto che ritengo ingiusto sotto ogni profilo. Quello che più mi fa rabbia, però, è che è stata attaccata la mia moralità. Io sono un uomo specchiato e onesto, non ho neanche i soldi per pagare i miei avvocati".

Alla notizia della condanna sono state moltissime le reazioni, anche dal mondo della politica. "Solidarietà e vicinanza a Mimmo Lucano. Quello che è successo è incredibile: il raddoppio di quanto chiesto dal pm, non so quante volte capita… Io sono esterrefatto per quanto accaduto", ha commentato il segretario del Partito democratico, Enrico Letta, ospite ieri sera a Porta a Porta. "Le sentenze si rispettano sempre, ma ho come l'impressione che in questo caso ci sia magari il gioco della prima sentenza che deve essere sproporzionata, perché poi si pensa che tanto quella successiva ridimensionerà. Io credo che si dia un messaggio terribile, pesantissimo. Un messaggio che credo farò anche crescere la sfiducia nella magistratura", ha aggiunto.

Il segretario di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, in un'intervista con Fanpage.it ha commentato: "Questo è un Paese in cui Luca Traini viene condannato a 12 anni di galera per strage e Mimmo Lucano a 13 anni e due mesi senza che le inchieste e le indagini abbiano confermato neanche un euro intascato dall'ex sindaco di Riace". Per poi affermare che il caso di Mimmo Lucano dovrebbe innescare "una grande reazione civile in questo Paese che rivendichi la bontà di scelte che hanno provato e che devono continuare a provare a costruire, in modo ragionevole, un rapporto con un fenomeno complesso come quello dell'immigrazione".

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