245 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Processo Mediaset, furia Pdl: “Non ci stiamo, bisogna passare all’azione”

Durissime reazioni dal Popolo della Libertà dopo la decisione della Cassazione di pronunciarsi il 30 luglio. Il difensore di Berlusconi: “Non si è mai vista una cosa del genere”.
A cura di Redazione
245 CONDIVISIONI
Immagine

Come prevedibile la decisione della Cassazione di esprimersi già il 30 di luglio sul caso Mediaset – diritti tv, processo nel quale Silvio Berlusconi è stato condannato in primo grado a 4 anni di carcere e a 5 di interdizione dai pubblici uffici per frode fiscale, ha scatenato polemiche furibonde. Se non manca chi ha accostato la decisione della Corte all'analisi pubblicata proprio oggi da Ferrarella sul Corsera (nella quale in sostanza si spiegava come, in caso di decisione a settembre, sarebbe intervenuta la prescrizione per una parte del reato e la Cassazione non avrebbe potuto far altro che rinviare nuovamente in appello il procedimento, fosse pure che per il semplice ricalcolo della pena), a farsi notare sono soprattutto i falchi del Popolo della Libertà.

Su tutti Daniela Santanché, durissima sulla valutazione dell'operato dei giudici: "Le parole dell'avvocato Coppi, per chi ancora avesse dei dubbi, sono la certezza che la giustizia non c'è per il presidente Silvio Berlusconi. Che cosa facciamo noi, come movimento politico? Aspettiamo ancora l'unica manifestazione che forse riusciremo a fare, e cioè quella di accompagnarlo in carcere? Non ci sto. Basta divisioni, basta perder tempo con tentennamenti, e sofismi. Serve passare all'azione". Cosa intenda per "passare all'azione" non è in effetti chiarissimo (Sandro Bondi parla di "forme di resistenza non violente"), ma il suo riferimento diretto restano le parole del professor Franco Coppi, difensore di Silvio Berlusconi:

"Sono esterrefatto, non si è mai vista una cosa del genere, che determina un aggravio delle possibilità di difesa, perché contavamo di avere più tempo per svolgere i nostri approfondimenti.

Evidentemente in questo modo la Cassazione ha voluto rispondere a chi paventava i rischi della prescrizione intermedia di questo processo, ma di casi come questo se ne vedono abitualmente molti altri e la Suprema Corte si limita a rideterminare la pena nel caso in cui, prima del verdetto definitivo, sia intervenuta la prescrizione per una parte dei reati.

Questa è una fissazione che cade proprio tra capo e collo e ora, noi difensori, dovremo fare in 20 giorni quello che pensavamo di fare con maggior respiro. Ci batteremo comunque per ottenere l'annullamento con rinvio della sentenza di condanna inflitta a Silvio Berlusconi". 

Simile anche la valutazione di Maria Stella Gelmini, che commenta: "La giustizia solo con il Cavaliere riesce ad essere così veloce, calpestano i suoi diritti". Infine Michaela Biancofiore chiosa: "Proporremo all'odg del primo Cdm la riforma della giustizia tramite decreto legge".

Sarcastico il vicepremier Alfano: "Sono ben lieto di constatare lo straordinario miglioramento nelle performance della Cassazione".

245 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views