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Primo incontro pubblico per Draghi alla Corte dei Conti: “Cittadini chiedono velocità e trasparenza”

Nel suo primo intervento pubblico, in occasione della cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario alla Corte dei Conti, il presidente del Consiglio Draghi sottolinea la necessità di rafforzare la “qualità dell’azione amministrativa”, “anche attraverso un’azione volta a selezionare le migliori competenze”.
A cura di Annalisa Cangemi
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L'azione del governo Draghi è entrata nel vivo e il presidente del Consiglio, dopo aver ottenuto la fiducia dalle Camere, è intervenuto alla Corte dei Conti per la cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario. "Oggi il ruolo della Corte diventa ancora più cruciale. Il Recovery and Resilience Facility riconosce al nostro Paese risorse imponenti con una chiara linea di indirizzo: investire sul futuro. Sta a chi governa fare le scelte strategiche, sta a chi amministra eseguirle in maniera efficace ed efficiente e a chi controlla verificare che le risorse siano impiegate correttamente". Ha detto Mario Draghi nel suo primo incontro pubblico da quando si è a Palazzo Chigi.

"Mai nella storia dell'Ue, i Governi avevano tassato i loro cittadini per dare il provente di questa tassazione ai cittadini di altri paesi dell'Unione. È avvenuto con i trasferimenti a fondo perduto stabiliti dal Next Generation. Si tratta di una straordinaria prova di fiducia reciproca che, se validata da scelte oneste ed efficaci, potrà un giorno sfociare nella creazione di un bilancio europeo comune da cui dovrebbero trarre maggior beneficio proprio i Paesi più fragili dell'Unione", ha aggiunto Draghi. "Il controllo della Corte nel validare queste scelte diviene quindi parte del processo con cui noi parteciperemo al processo di costruzione di un'Europa più responsabile ma anche più solidale".

"L'emergenza epidemiologica e la connessa crisi economica mettono senz'altro a dura prova la richiesta di maggiore velocità e migliore trasparenza che i governati richiedono ai governanti in ogni luogo. In democrazia è più difficile rispondere a questa doppia domanda, eppure lo Stato è chiamato a farlo, pena la perdita di fiducia verso le istituzioni, che fiacca la fiducia nel futuro", ha sottolineato in un altro passaggio del suo discorso.

Anche "Per questa ragione bisogna dare maggiore impulso ai processi che, pur nell'ambito dell'indipendenza che la Corte deve preservare nelle sue tradizionali funzioni di controllo e giurisdizionali, valorizzino il suo ruolo di supporto consulenziale rispetto alle Amministrazioni. Così come sempre più importante dovrà diventare l'attività di indagine di carattere generale", ha aggiunto rivolgendosi alla magistratura contabile.

Nel suo intervento Draghi ha messo l'accento su due aspetti, la "fiducia tra istituzioni e persone che le compongono" e la "responsabilità nei confronti dei cittadini". È necessario sempre trovare un punto di equilibrio tra fiducia e responsabilità: una ricerca non semplice. Due concetti cardine per far funzionare al meglio la macchina amministrativa. Qui le questioni da affrontare sono due: "gli effetti paralizzanti della ‘fuga dalla firma'" e i "regimi di irresponsabilità a fronte degli illeciti più gravi per l'erario". Tradotto: gli attori della Pa devono rispondere dei propri atti. Ci vuole quindi competenza, ma anche collaborazione tra governo, Parlamento, Amministrazione Pubblica, Corte dei Conti e tutte le istituzioni del Paese.

"Il nostro impegno sarà quello di rafforzare la capacità amministrativa anche attraverso un'azione volta a selezionare le migliori competenze, a formare e riqualificare le persone, per realizzare un'amministrazione all'altezza dei compiti che il momento straordinario chiede a tutti noi".

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