Primarie Pd in Calabria, accusa di brogli: “Un voto ogni 27 secondi per il renziano”

È polemica in Calabria tra gli esponenti del Partito Democratico dopo i risultati delle primarie per scegliere il candidato alla segreteria regionale del Pd. Come racconta Repubblica, infatti, dal comitato di Massimo Canale, candidato cuperliano, segnalano alcuni casi clamorosi nella Regione che fanno sospettare brogli durante le consultazioni interne al partito. In particolare viene messa sotto accusa la situazione di Diamante, piccolo centro in provincia di Cosenza, dove pare che le operazioni di voto siano state così rapide che alla fine il vincitore è riuscito ad incassare un voto ogni 27 secondi circa. Un tempo al limite dell'impossibile calcolando le procedure necessarie per l'identificazione e il tempo per esprimere la preferenza. Questa rapidità e il voto schiacciante a favore del candidato renziano Ernesto Magorno, 1.512 preferenze su un totale di 1.567 votanti, ha fatto scattare l'allarme degli altri candidati. " Magorno conoscerà bene le salvifiche performance della sua lista a Diamante, suo paese natale, e Belvedere Marittimo dove è riuscito ad incassare un voto ogni 27 secondi, scongiurando così la vittoria di Canale. Chi ha dimestichezza con le primarie sa bene che tra le operazioni di identificazione, registrazione e voto non trascorrono secondi, ma minuti. Tanti. Non potevamo, dunque, non segnalare tali e altre anomalie alla Commissione che dovrà esprimersi e verso cui nutriamo profonda fiducia e massimo rispetto" spiegano in una nota dal Comitato Canale segretario.

In attesa dei ricorsi già presentati da alcuni capilista della lista Canale per annullare l'esito del voto nel seggio di Diamante, Magorno però si dichiara vittorioso ed è pronto ad assumere la carica di segretario regionale. "Sono sereno nella certezza di aver conseguito già al primo turno il risultato che mi consentirà di essere segretario, anche alla luce di alcuni ricorsi presentati dalla nostra lista e sui quali vi è la consapevolezza e la piena convinzione di essere nel giusto" ha dichiarato infatti Magorno, concludendo: "Con altrettanta tranquillità attendo, comunque, che la commissione regionale di garanzia valuti tali ricorsi".