49 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito
Primarie PD 2023

Primarie Pd, Bonaccini primo nei sondaggi, De Micheli vota per lui: ma gli indecisi sono quasi il 40%

L’ex ministra Paola De Micheli ha dichiarato che voterà per Stefano Bonaccini alle primarie del 26 febbraio. Mentre Elly Schlein ha detto che non intende ricoprire il ruolo di vice, in caso di vittoria del suo avversario: “Non ha senso un partito patriarcale con le donne nei ruoli di vice”.
A cura di Annalisa Cangemi
49 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

L'esito delle primarie del Partito Democratico, che si svolgeranno domenica prossima, non sembra già scritto. Secondo gli ultimi sondaggi infatti molti elettori potenziali sarebbero ancora indecisi tra Bonaccini e Schlein, gli ultimi due candidati rimasti in corsa, dopo che Gianni Cuperlo e Paola De Micheli sono arrivati rispettivamente al terzo e quarto posto nella sfida dei circoli.

In base all'ultimo sondaggio realizzato da Euromedia Research per Porta a Porta, gli indecisi nel campione totale sarebbero il 38,3%, mentre tra gli elettori del Pd il 23,7% non sa ancora chi votare.

Il 48,2% del campione totale si è espresso a favore del governatore dell'Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, mentre tra i soli elettori del Pd la percentuale sale al 55,1%. Il 13,5% degli intervistati sosterebbe invece Elly Schlein, che tra gli elettori del Pd si attesta al 21,2%.

Paola De Micheli voterà per Stefano Bonaccini

In un'intervista rilasciata a ‘la Repubblica' l'ex ministra Paola De Micheli ha detto che voterà per il governatore dell'Emilia-Romagna: "Non faremo apparentamenti, non daremo appoggi ufficiali. Alla luce della discussione all'interno del gruppo che mi ha sostenuta, ho lasciato la massima libertà di votare ‘il' o ‘la' candidata preferito. A titolo personale voterò Bonaccini e chiederò a chiunque vinca di lavorare alla riforma del partito, al nuovo statuto dei lavori, alla riduzione dell'orario di lavoro a parità di salario e di avere la garanzia di assoluta contrarietà all'autonomia differenziata", ha detto al quotidiano.

"Mi costa non votare una donna – ha spiegato – Ma penso che le tesi che ho sostenuto in questo congresso siano più vicine ad alcune opinioni di Bonaccini. Ho rispetto per Schlein e spero diventi amicizia". Sul proprio risultato nella corsa alla segreteria del Pd ha detto: "È meno di quello che speravo, ma più di quello che credevo. In alcune province del Paese, in Basilicata, Sicilia, Calabria sono arrivata seconda. Però la polarizzazione nella comunicazione e nella gestione del congresso è stata tale che poteva andare anche peggio".

Adesso "mi aspetto che si possa davvero iniziare a costruire la nuova casa comune e un centrosinistra che sia realista, radicale, visionario e concreto. Noi faremo in modo di essere strumento affinché questo accada, cercando di essere utili". Secondo De Micheli al Pd manca "oltre all'innovazione, un mandato di proselitismo per i nostri iscritti che li renda protagonisti". 

Al contrario di De Micheli il deputato Cuperlo non si è ancora espresso su un eventuale appoggio a uno dei due candidati che si confronteranno ai gazebo.

L'ipotesi ticket Bonaccini-Schlein

Il governatore dell'Emilia Romagna non ha confermato né smentito l'ipotesi di un ticket con Elly Schlein, all'indomani delle primarie. La parlamentare dem tra l'altro è stata anche sua vice alla Regione Emilia-Romagna, ruolo che ha lasciato mesi fa.

Bonaccini ha ribadito oggi di essere pronto a collaborare con gli altri candidati alla segreteria Pd, a cominciare dalla stessa Schlein, ma ha evitato di parlare di ticket o di altri possibili incarichi. A margine di un evento a Roma, il presidente dell'Emilia-Romagna ha spiegato: "È evidente che abbiamo alcune idee diverse altrimenti non ci saremmo sfidati. Ma facciamo parte dello stesso partito, sono contento che Elly dopo tanti altri sia tornata a iscriversi al Pd. Abbiamo bisogno di allargare la comunità". Dunque, "se vinco chiederò a lei, a Paola (De Micheli, ndr) e Gianni (Cuperlo, ndr) di darmi una mano. Poi ovviamente decideranno loro, non posso pretendere qualcosa per loro, sarebbe arroganza e poco rispetto. Se prevalesse Elly io senza chiedere niente mi metterei a disposizione per dare una mano. Decideremo quale può essere la soluzione migliore. A me l'unica cosa che interessa è rafforzare il Pd e non dividerlo". 

Ma di un ruolo di vice Elly Schlein non vuole sentire parlare: "Non ha senso fare il ticket con Bonaccini, non ha senso un partito patriarcale con le donne nei ruoli di vice: il Pd necessita di una forte guida femminista, non ho offerto e non mi sono stati offerti posti, ho costruito consenso trasversale nel partito senza offrire posti a nessuno", ha detto, intervistata ad Omnibus su La7 la candidata alla segreteria del Pd, rispondendo a una domanda sulla possibilità di stringere un patto con il suo avversario prima delle primarie del 26 febbraio, che la vedesse nel ruolo di vice.

"Se tanti verranno a votarmi segretaria, ho già assicurato che avrò interesse a lavorare con tutti gli altri candidati, le forme e i modi li vedremo…", ha aggiunto. "Vorrei un partito in cui nessuno si senta più padrone delle tessere, dei circoli delle persone, il mio impegno è a non vedere più cacicchi e sultanati".

49 CONDIVISIONI
104 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views