Pozzolo ammette che Delmastro era nella stanza al momento dello sparo a Capodanno: anticipazioni di Report

Nella nuova puntata di Report, il programma di inchieste giornalistiche condotto da Sigfrido Ranucci, verrà trasmessa un'inchiesta attesa e delicata, che riapre una ferita ancora aperta nella politica italiana: il caso Pozzolo-Delmastro. Al centro dell'indagine, l'episodio avvenuto durante la notte di Capodanno nel borgo piemontese di Rosazza, in provincia di Biella, quando un proiettile partito da una pistola ferì uno dei presenti alla festa. Per la prima volta, come anticipato in un video pubblicato sui canali social del programma, Emanuele Pozzolo rompe il silenzio e chiama in causa direttamente il Sottosegretario alla Giustizia: "Il fango doveva cadere solo su di me", afferma. E aggiunge, sembrerebbe, un dettaglio inedito: "Delmastro era nella stanza dello sparo". Una dichiarazione che smentirebbe dunque apertamente la versione ufficiale fornita dal sottosegretario fino a questo momento.
Il caso dello sparo di Capodanno
La notte del 31 dicembre 2023, a festa appena conclusa presso la Pro Loco di Rosazza, un colpo darma da fuoco ha raggiunto e ferito il 31enne Luca Campana. Pozzolo aveva passato la mezzanotte con la famiglia a Campiglia Cervo, a pochi chilometri da Rosazza, prima di unirsi ai festeggiamenti nella sede della Pro Loco, dove si trovavano diversi amici ed esponenti politici locali. Il colpo sarebbe partito mentre la festa si stava già sciogliendo e molti invitati erano in procinto di tornare a casa. Delmastro, aveva dichiarato lui stesso, si trovava all'esterno, impegnato a caricare in auto alcuni avanzi del cenone. Ma la testimonianza ora resa pubblica da Pozzolo potrebbe cambiare radicalmente lo scenario.
Alla serata partecipavano anche esponenti e simpatizzanti locali di Fratelli d'Italia, tra cui, appunto Pozzolo, proprietario della pistola, e il Sottosegretario alla Giustizia Delmastro. Pozzolo sarebbe oggi l'unico imputato per quanto accaduto, con le accuse di "porto illegale di arma comune da sparo" e "porto illegale di munizionamento da guerra". Nonostante fin da subito sia stato chiarito che si trattò di un incidente colposo, la procura di Biella ha deciso di procedere: l'arma, secondo gli inquirenti, era detenuta legalmente ma doveva essere custodita unicamente in ambito collezionistico. La richiesta della difesa di derubricare i reati è stata poi respinta dalla giudice Cristina Moser.
I testimoni
La lista dei testimoni depositata dalla difesa del deputato, a febbraio scorso, comprende diversi nomi noti: Andrea Delmastro, che finora ha sempre negato di essere stato presente nella stanza al momento dello sparo; Davide Zappalà, consigliere regionale piemontese; Luca Zani, presidente del consiglio comunale di Biella. È stata chiesta anche l'audizione, a febbraio, della sindaca di Rosazza, Francesca Delmastro, sorella del sottosegretario: la giudice si è riservata la decisione. La Procura, dal canto suo, aveva chiesto di ascoltare anche la vittima Luca Campana e Pablito Morello, ex capo scorta di Delmastro e padre della compagna di Campana. Proprio su Morello, Pozzolo aveva cercato di spostare la responsabilità dello sparo in fase di indagini.
Il porto abusivo di armi, è punito dal Codice penale, all'articolo 699, con la reclusione fino a 18 mesi, ma la pena può aumentare se il reato viene commesso in presenza di un raggruppamento di persone. Spetterà comunque ai giudici chiarire come sono andate le cose quella notte e stabilire infine, se Pozzolo risulti o meno colpevole.