Ponte sullo Stretto, Salvini annuncia (di nuovo) l’avvio dei cantieri, il M5s: “Lo dice da due anni”

"Sul quando partiamo posso dire che siamo finalmente in dirittura d'arrivo". Lo ha detto il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, nel corso di una conferenza stampa al Mit, parlando del Ponte sullo Stretto. I cantieri per l'infrastruttura potrebbero essere aperti quest'estate. Dopo oltre un anno di promesse, rinvii e false partenze, la posa della prima pietra, secondo quanto ha dichiarato oggi in conferenza stampa il ministro dei Trasporti Matteo Salvini, dovrebbe arrivare entro l'estate: "Dovremmo aver adempiuto a tutto quello che prevede la burocrazia".
Si attendeva già nelle prime settimane del 2025 infatti il via libera del Cipess, il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile, al progetto definitivo, che dovrebbe poi essere seguito dall'approvazione del progetto esecutivo. Ma come abbiamo visto, l'ok è slittato diverse volte, in attesa che il titolare del Mase Pichetto Fratin firmi il parere della Commissione Via-Vas del ministero dell'Ambiente. Quest'ultima, chiamata a valutare l'impatto ambientale, aveva dato l'ok al progetto dell'opera, aggiungendo però 62 prescrizioni, ravvisando diverse criticità.
Queste, secondo il ministro Salvini, sarebbero state ora risolte. "Non ci saranno rallentamenti, nel rispetto delle competenze di chi partecipa al progetto che cambierà la storia d'Italia l'avvio dei cantieri è nell'estate 2025", ha detto il vicepremier leghista, in conferenza stampa al Mit. "Questa estate ci saranno gli operai al lavoro, 120mila unità lavorative con aziende da tutta Italia coinvolte nelle forniture per la realizzazione dell’opera", ha detto.
Per il ponte, nel decreto Infrastrutture appena approvato in Cdm, "non sono previsti interventi economici ma solo un quadro normativo con particolare attenzione al tema della legalità e della trasparenza. Sono previsti infatti elementi per contrastrare qualsiasi tipo di infiltrazione della criminalità. Su questo siamo tutti allineati", ha spiegato il ministro.
"Abbiamo messo in atto ogni tipo di prevenzione per evitare infiltrazioni mafiose e criminali ed è prevista la tracciabilità di ogni movimento finanziario. La società Stretto di Messina è impegnata nella predisposizione della documentazione per l'approvazione al Cipess. Sta per completarsi la Valutazione di Impatto Ambientale e la Valutazione di Incidenza ambientale, con le procedure connesse di comunicazione a livello europeo. L’esame è particolarmente rilevante, insieme al progetto tecnico e alle risultanze di impatto ambientale e della conferenza dei servizi ci sarà la verifica del piano finanziario. Ci sarà la verifica da parte del ministero delle Infrastrutture che tutto il fabbisogno per la realizzazione del progetto è già coperto da finanziamenti già stanziati", ha spiegato l’amministratore delegato della società Stretto di Messina, Pietro Ciucci, durante l'incontro con la stampa al termine di una riunione degli esperti anti-mafia, che a vario titolo collaboreranno in previsione dei lavori per il collegamento stabile tra Calabria e Sicilia. "Il nostro obiettivo – ha detto Ciucci – è di portare la documentazione al Cipess entro la fine di giugno. Poi sarà il Cipess a decidere le date giuste per l'esame della nostra documentazione. Sull'ente appaltante, ci rivolgeremo a una stazione terza, la prima che ci viene in mente è Anas".
Salvini quindi ha elencato i prossimi step, preliminari all'avvio dei cantieri nell'estate 2025, e cioè l'ultimo passaggio del Ministero dell'Ambiente, la comunicazione alla Commissione Europea e appunto l'approvazione al Cipess. Se quest'ultima se dovesse avvenire entro fine giugno, si entrerà nella fase operativa dopo la registrazione e pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.
"Non ci saranno rallentamenti. Nel rispetto delle competenze del Mase, del Cipess e di ogni realtà che sta partecipando a un progetto che cambierà la storia d'Italia e dell'ingegneria mondiale, l'avvio dei cantieri è estate 2025, se entro fine giugno si approva il progetto".
"Ricordo che il Ponte è una parte del tutto, visto che ci saranno 40 chilometri di strade e ferrovie sui due lati dello Stretto. Ci sono stati mesi di supplementare doveroso e giusto approfondimento su questioni ambientali", ha aggiunto.
Per quanto riguarda il nome dell'opera, che potrebbe essere dedicata alla memoria di Silvio Berlusconi, Salvini non si è espresso: "Non abbiamo ancora pensato al nome del Ponte sullo Stretto, adesso stiamo pensando ai cantieri".
Cosa si è deciso nel dl Infrastrutture per il Ponte sullo Stretto
Per il Ponte, nel decreto Infrastrutture appena approvato in Cdm, "non sono previsti interventi economici ma solo un quadro normativo con particolare attenzione al tema della legalità e della trasparenza. Sono previsti infatti elementi per contrastrare qualsiasi tipo di infiltrazione della criminalità. Su questo siamo tutti allineati", ha spiegato il ministro Salvini.
"Trasferiamo la procedura di realizzazione del Ponte sullo Stretto alla struttura per la prevenzione antimafia presso il Viminale, centralizzando gli esiti dei controlli e della gestione degli appalti. La struttura sta lavorando da tempo sulle opere di Milano Cortina e sulla ricostruzione dei vari terremoti. Sarà obbligatoria l’iscrizione all’anagrafe antimafia delle imprese", ha spiegato il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, in un incontro con la stampa al termine di una riunione degli esperti anti-mafia che a vario titolo collaboreranno in previsione dei lavori per il collegamento stabile tra Calabria e Sicilia. "Non sono previste forme di silenzio assenso – ha detto il ministro – ma due fasi correlate: prima un pronunciamento veloce con prefetture e Dia e poi una conferma tramite una determinazione con tempi più lunghi. La struttura è concepita per dare profondità agli accertamenti ma non produrrà ritardi".
"L’occasione è molto importante perché non riguarda solo l’attività di prevenzione antimafia ma anche la sicurezza dei cantieri, il controllo e la vigilanza e sull’alloggiamento degli operai, il monitoraggio sui terreni da espropriare e sui settori del cemento e materiale da scavo e demolizioni".
Il M5s attacca Salvini: "In dirittura d'arrivo? Lo dice da 2 anni"
"L’ok in Cdm al dl Infrastrutture è l’occasione per il governo per ridare fiato alla cantilena stanca e stonata sul Ponte sullo Stretto. Salvini dice: ‘Siamo in dirittura d’arrivo'. Lo ha detto almeno cento volte in due anni, intanto però il cruciale passaggio al Cipess, che doveva avvenire prima entro dicembre, poi entro febbraio, quindi entro aprile, ora viene fissato dall’ad di ‘Stretto di Messina Spa' entro giugno. Staremo a vedere. Intanto, vista la faciloneria con cui è stato portato avanti il dossier nell’ultimo biennio, ci permettiamo di diffidare. Salvini continua a sparare cifre a caso sui posti di lavoro, non si è capito s e farà passare l’infrastruttura come strategica nel piano di riarmo Ue che la Lega però avversa, e ora ci dice che va realizzato per non darla vinta alle mafie: insomma, star dietro alle sparate a getto continuo è complicato", ha commentati in una nota il deputato M5s Agostino Santillo.
"Il Cipess, lo ricordiamo, è presieduto da Giorgia Meloni: appena la fallace documentazione relativa a quest’opera vi approderà, la premier sarà costretta a metterci apertamente la faccia, cosa che non ha mai fatto da quando alberga a Palazzo Chigi. La avvisiamo di una cosa: i cittadini sono stanchi delle frottole raccontate finora da Salvini su questo Ponte, quindi rifletta attentamente", ha aggiunto.