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Polverini con l’auto blu a fare shopping, ma lei si difende: “è l’auto di scorta”

La dimissionaria presidente della Regione Lazio sorpresa a fare spese con la scorta e l’auto pubblica, ma lei precisa che si tratta dell’auto e degli agenti assegnati dal Prefetto come tutela e di averne già richiesto la sospensione.
A cura di Redazione
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Polverini con l'auto blu a fare shopping, ma lei si difende: "è l'auto di scorta"

Renata Polverini si è dimessa da tempo da governatore del Lazio, ma continua ad operare come se lo fosse con tanto di convocazioni della giunta, decine di delibere per l'ordinaria amministrazione, cambiamenti di bilancio e ovviamente uso dell'auto blu assegnata ai Presidenti di Regione. E' di ieri il racconto di una cittadina romana che in coda nel traffico della Capitale si è vista sfrecciare a fianco un macchinone a sirene spiegate che si è anche infilato in una strada contromano e dal quale ne è uscita senza problemi la quasi ex Governatrice del Lazio. Non si trattava di un'importante riunione politica magari per fissare le prossime elezioni che in molti chiedono ma che lei continua a rinviare, bensì per acquistare un paio di scarpe.

La Polverini  precisa che si tratta di servizio di scorta – L'episodio ovviamente è tutto fa verificare, ma l'uso dell'auto pubblica per gli spostamenti da parte della dimissionaria Polverini è risaputo. Lo conferma lei stessa con una nota del suo ufficio stampa dove si precisa che quella utilizzata per fare le normali attività quotidiane non è un'auto blu bensì "un mezzo adibito al servizio di tutela con a bordo due agenti di polizia incaricati di garantire la sicurezza della sua persona". Insomma non è colpa della Polverini se le è stata affidata una scorta che comporta obbligatoriamente lo spostarsi con la presenza degli agenti durante l’arco dell’intera giornata perché così è previsto "per tutte le persone cui è assegnato un servizio di tutela". Su questo punto la ex sindacalista dell'Ugl ha annunciato però di aver già provveduto a chiedere al prefetto di Roma la sospensione del servizio di tutela.

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