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Attentato Sigfrido Ranucci

Piantedosi: “Solidarietà a Ranucci, dopo la bomba rafforzata al massimo la protezione per il giornalista”

Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha tenuto alla Camera un’informativa urgente sull’attentato intimidatorio contro il giornalista Sigfrido Ranucci: “Ribadisco la ferma condanna per l’atto vigliacco e criminale che ha subito e che rappresenta un attacco non solo alla persona, ma alla libertà di stampa e ai valori fondamentali della nostra democrazia”, ha detto il titolare del Viminale.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi ha tenuto un'informativa urgente alla Camera dopo l'attentato intimidatorio contro Sigfrido Ranucci dello scorso 16 ottobre, che non ha fortunatamente causato vittime. Il titolare del Viminale, dopo aver espresso solidarietà al conduttore di Report, ha sottolineato che dopo l'esplosione della bomba che ha danneggiato due auto del giornalista della Rai davanti alla sua abitazione a Pomezia, alle porte di Roma, sono state rafforzate per lui le misure di sicurezza.

"Consentitemi di esprimere, anche in questa sede, la piena solidarietà, mia e di tutto il Governo, a Sigfrido Ranucci e alla sua famiglia. Ribadisco la ferma condanna per l'atto vigliacco e criminale che ha subito e che rappresenta un attacco non solo alla persona, ma alla libertà di stampa e ai valori fondamentali della nostra democrazia", ha detto il ministro dell'Interno Piantedosi, prendendo la parola in Aula.

"Sulla vicenda sono in corso attività investigative da parte dei carabinieri e i fatti segnalati, attualmente al vaglio dell’Autorità giudiziaria, sono oggetto di segreto istruttorio. Il lavoro delle forze di polizia prosegue con intensità per assicurare rapidamente alla giustizia i responsabili dell’attentato", ha detto il ministro.

"Ricordo che a protezione del giornalista, tenuto conto del livello di minaccia, dal 16 luglio 2020 era stato attivato nei suoi confronti un dispositivo di vigilanza generica radiocollegata, a cui fece seguito, a partire dal 30 giugno 2021, un dispositivo di vigilanza ad orari convenuti. Fui io stesso, da prefetto di Roma, a prendere questa decisione e a informare Sigfrido Ranucci sulla necessità inderogabile di assegnargli anche una tutela personale che, dal 13 agosto dello stesso anno, è stata modulata in un dispositivo tutorio di quarto livello".

Il ministro ha sottolineato che dopo il "gravissimo atto intimidatorio del 16 ottobre" ha "immediatamente dato mandato di rafforzare al massimo ogni misura a protezione del giornalista. Pertanto – ha aggiunto – è stato innalzato il livello di sicurezza rimodulando il dispositivo tutorio dal 4° al 3° livello, rappresentato da ‘tutela su auto specializzata'. Oltre a tale misura, la Questura di Roma ha ampliato i target sensibili, ossia le aree abitualmente frequentate dal giornalista, presso le quali è stato attivato un dispositivo di vigilanza generica radiocollegata".

"Anche prima dell'atto intimidatorio del 16 ottobre, l'attenzione nei confronti di Ranucci è stata massima: le misure nei suoi confronti sono sempre state tempestivamente adeguate alle segnalazioni e alle risultanze informative via via emerse".

"Più in generale, il fenomeno degli atti intimidatori nei confronti dei giornalisti è costantemente seguito dal ministero dell'Interno anche per il tramite del Centro di coordinamento per le attività di monitoraggio, analisi e scambio permanente di informazioni al riguardo, da me personalmente presieduto e che sta per essere riconvocato ai primi di novembre", ha detto Piantedosi.

Per quel che riguarda le minacce ai giornalisti "il maggior numero di episodi, quindi, si è verificato quando non era in carica questo Governo, mentre nell'attuale legislatura si è registrato un calo: sono dati che sottolineo esclusivamente per evidenziare la strumentalità delle polemiche ascoltate in questi giorni contro il governo", ha sottolineato il ministro dell'Interno. "Per meglio inquadrare, nella sua complessità, il fenomeno degli atti intimidatori nei confronti dei giornalisti, ritengo utile fornire qualche elemento sulle sue dinamiche a livello nazionale", ha detto, "prenderò in considerazione due tipi di dati, il primo, quantitativo, riferito al periodo 2020-2025, e l'altro, di tipo qualitativo, riguardante le modalità prevalenti delle minacce rivolte agli operatori dell'informazione. Il quinquennio 2020-2024 ha registrato 718 episodi con una media di circa 143 eventi all'anno. Il picco si è avuto nel 2021, con 232 eventi e il dato più basso nel 2023 con 98 episodi. Nei primi sei mesi dell'anno in corso sono state registrate 81 segnalazioni di minacce".

"Il quadro informativo di carattere generale che ho appena illustrato accanto al costante impegno delle Forze di polizia e delle articolazioni centrali e territoriali del ministero dell'Interno mostra come l'attenzione di questo governo alla sicurezza dei giornalisti sia massima. Pertanto, chi utilizza questo grave atto intimidatorio per adombrare una qualche responsabilità del governo offende la verità e le istituzioni, con scarso senso dello Stato", ha affermato, con riferimento all'attacco della segretaria Elly Schlein nei confronti del governo, segnalando inoltre che lo stesso Ranucci "ha tenuto un comportamento di grande responsabilità e ha fatto dichiarazioni estremamente equilibrate, lontane da ogni ricostruzione dietrologica".

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