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Guerra in Ucraina

Perché Zelensky ha rifiutato Steinmeier e il leader Pd Letta ha bacchettato il presidente ucraino

Ieri il presidente ucraino Zelensky ha rifiutato la visita del presidente tedesco Steinmeier, che voleva recarsi a Kiev. Alla base del diniego ci sarebbero i rapporti stretti che Steinmeier ha avuto con Mosca in passato.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il segretario del Partito Democratico Enrico Letta si è rivolto al presidente ucraino Zelensky, criticandolo duramente per aver negato la visita a Kiev del presidente tedesco Frank Walter Steinmeier, considerato "persona non grata". "Un Presidente della Repubblica di un paese non può essere considerato persona non grata da un paese candidato ad entrare in Europa", ha scritto in un tweet il leader dem.

Volodymyr Zelensky ieri ha detto no al viaggio in Ucraina del presidente tedesco, il quale avrebbe dovuto recarsi nel Paese invaso dai russi insieme al presidente polacco e agli omologhi delle Repubbliche Baltiche (Estonia, Lituania e Lettonia). La notizia è stata ricevuta da Steinmeier mentre si trovava a Varsavia, e non è stata digerita facilmente dalla prima carica istituzionale della Germania.

Il consigliere presidenziale ucraino Olexey Arestovych ha chiesto comprensione per l'annullamento da parte del suo governo della missione di Streinmeier, spiegando di non essere a conoscenza delle motivazioni del diniego ma sottolineando che le politiche e le decisioni del presidente Volodymyr Zelenskyy "sono sempre molto equilibrate": "Il nostro presidente si aspetta che il Cancelliere federale (Olaf Scholz) possa prendere immediatamente decisioni pratiche, compresa la consegna delle armi". Secondo Arestovych "il destino della città di Mariupol e di altri luoghi dipendeva dalla consegna delle armi tedesche. Ogni minuto conta".

La reazione di Scholz

La porta chiusa a Steinmeier ha causato a catena anche l'irritazione del cancelliere tedesco Olaf Scholz, che ha fatto di non essere intenzionato a recarsi a Kiev per il momento. Scholz, in un'intervista in radio, ha ricordato di essere stato a Kiev pochi giorni prima dell'inizio della guerra, e di essere in costante contatto col presidente ucraino Volodymyr Zelensky. "Non c'è un capo di stato o di governo che abbia tanti contatti con me" quanto Zelensky, ha affermato il cancelliere.

Perché Steinmeier non è "persona gradita" in Ucraina

L'ex ministro degli Esteri ed ex vice-cancelliere Spd, molto vicino all'ex cancelliere Gerhard Schroeder, non è insomma il benvenuto. Ma se da una parte l'Ucraina ha impedito la visita di Steinmeier, dall'altro ha fatto sapere che apprezzerebbe la presenza di Scholz insieme a quella dei tre capi degli Stati baltici. Ma perché la visita di Steinmeier è stata cancellata? Il rifiuto di Steinmeier è dovuto agli stretti legami che il presidente tedesco ha avuto in passato con la Russia.

Eppure alla vigilia del viaggio a Kiev, accanto all'omologo polacco Andrzey Duda, Steinmeier aveva bollato come crimini gli atti commessi dall'esercito russo: "Un ritorno alla normalità non è possibile con la Russia di Putin. I crimini di guerra russi in Ucraina sono divenuti visibili a tutto il mondo. Questi crimini vanno documentati e chiariti. Gli autori e i responsabili politici devono renderne conto".

Secondo la stampa tedesca, a provocare la chiusura di Zelensky sarebbe la cosiddetta "Formula Steinmeier". Una "formula" ideata quando l'attuale presidente della Germania era ministro degli Esteri. In qualità di membro del governo tedesco diede il suo contributo agli accordi di Minsk per la soluzione della crisi ucraina del 2014. Ma secondo gli ucraini la sua posizione sarebbe stata troppo favorevole alla Russia. Steinmeier propose in quel momento di far entrare in vigore lo status speciale delle Repubbliche indipendentiste pro-russe di Luhansk e Donetsk nel giorno delle elezioni locali, e se la missione degli osservatori Osce fosse andata a buon fine questo quadro sarebbe divenuto permanente.

Il 1 ottobre 2019, dopo l’incontro del Gruppo di contatto trilaterale a Minsk, ucraini e russi accettarono l'applicazione della formula. La notizia dell'approvazione della "formula di Steinmeier" venne diffusa dai media russi, ma la cosa non fu indolore. Zelensky, allora in carica da maggio, chiese ulteriori condizioni: una tregua, il ritiro delle truppe russe e filo-russe dal Donbass, il controllo della regione al confine orientale da parte dell'Ucraina. Queste condizioni avrebbero dovuto rientrare in una nuova legge sullo statuto speciale di queste regioni, accanto alla "Formula Steinmeier". Tuttavia questa nuova proposta ucraina non comprendeva la soluzione proposta da Steinmeier e Mosca si rifiutò. Come condizione per lo status speciale venne proposto solo lo svolgimento di libere elezioni. In molti lessero quella "formula" come una resa di fronte a Mosca.

Ma non ci sarebbe solo questo dietro l'ostilità di Zelensky. La Germania è stata anche uno dei primi Paesi in Europa a tirarsi indietro davanti a un immediato embargo al gas russo.

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