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Per Pillon nuovo processo per diffamazione: Cassazione annulla assoluzione

La Corte di Cassazione ha annullato l’assoluzione del senatore della Lega Simone Pillon nel processo per diffamazione ai danni dell’associazione Omphalos Lgbti.
A cura di Annalisa Cangemi
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Simone Pillon, senatore della Lega
Simone Pillon, senatore della Lega

La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso della Procura di Perugia e ha annullato l'assoluzione di Simone Pillon (Lega) nel processo per diffamazione ai danni dell'associazione Omphalos Lgbti. La notizia è arrivata ieri.

Pillon era stato condannato in primo grado, nell'aprile 2019, al pagamento di 1.500 euro di multa per aver offeso la reputazione di Omphalos e dei suoi membri durante tre incontri – a Bastia Umbra, Assisi e San Marino nel 2014 – come consigliere nazionale del Forum delle associazioni familiari: in quelle tre occasioni Pillon aveva criticato le famiglie arcobaleno, utilizzando anche espressioni e commenti considerati "denigratori" e "offensivi" dagli esponenti dell'associazione.

Secondo la sentenza di primo grado il parlamentare del Carroccio aveva "diffuso notizie non corrispondenti al vero sull'attività di informazione e di prevenzione delle malattie veneree svolte dall'associazione, attribuendole iniziative e messaggi distorti rispetto al loro effettivo contenuto". Sempre secondo la sentenza Pillon, che all'epoca dei fatti non era senatore, aveva puntato il dito contro l'associazione, "impegnata in incontri educativi nelle scuole", come "istigatrice all'omosessualità" o come "soggetto che distribuisce materiale pornografico", formulando "gravi insinuazioni" sulla funzione del Welcome group.

Nel febbraio 2021 Pillon era poi stato assolto. La Cassazione ora ha annullato l'assoluzione e ordinato un nuovo processo d'Appello. "Siamo molto soddisfatti della pronuncia della Suprema Corte, che ha avallato la nostra posizione sull'insussistenza del diritto di critica rispetto alle gravi e diffamatorie affermazioni di Pillon", ha detto la legale Soli, di Rete Lenford. L'attività svolta da Omphalos nelle scuole era un'attività di informazione e "non certo adescamento di minorenni".

La difesa di Pillon

"Come sapete, il processo a mio carico dopo oltre 7 anni dai fatti non è ancora finito. La Cassazione ha disposto l'annullamento della sentenza di assoluzione, rimettendo gli atti alla Corte di Appello di Firenze per un nuovo giudizio. Difendere i nostri ragazzi dall'indottrinamento Gender costa davvero caro e, come diceva Carnelutti, "il processo è già di per sé una pena", ha commentato il senatore della Lega  Simone Pillon in un post su Facebook.

"In tutto questo però non sono solo. Altri amici, tra cui Massimo Gandolfini e Silvana De Mari sono sotto processo come me, e non si contano anche all'estero casi simili, come l'ex ministro finlandese Päivi Räsänen, processata per aver twittato san Paolo, assolta in primo grado ma in attesa di eventuale ricorso, o il pastore inglese Robert Sherwood, arrestato su denuncia di una coppia LGBT per aver letto la Genesi e ora in attesa di giudizio. È evidente la volontà di usare ogni strumento, compreso quello giudiziario, per mettere a tacere ogni voce che non si allinei al pensiero unico Gender. Pazienza. Meglio a me che a un altro. Non ci arrenderemo. Non certo per odio di chi abbiamo di fronte, ma per amore dei nostri ragazzi e della nostra famiglia. E per amore della Verità", ha concluso.

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