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Pensioni, Elsa Fornero boccia Quota 100: “Una trappola, ci si dimentica dei giovani”

Reddito di cittadinanza e Quota 100 restano al centro del dibattito politico in vista dell’approvazione dello schema della legge di bilancio. Sulle misure introdotte dal primo governo Conte, interviene l’ex ministra Elsa Fornero: “Il Reddito di cittadinanza va rivisto e vanno eliminati gli sprechi”. L’economista si mostra più dura su Quota 100: “Una trappola – dice in un’intervista a La Stampa – Rinnovarla non sarebbe saggio”.
A cura di Giuseppe Pastore
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C'è un Paese da «ristrutturare» secondo Elsa Fornero e per farlo, bisogna iniziare da investimenti sul «capitale umano». L'ex ministra del Lavoro consegna le sue parole in un'intervista al quotidiano La Stampa, all'inizio di una settimana particolarmente delicata per il governo Draghi che si appresta ad approvare lo schema della legge di bilancio da trasmettere a Bruxelles e poi da sottoporre alle Camere. I temi sui cui prosegue il confronto politico sono diversi e tra questi ci sono le due misure cardine del primo governo Conte. Da un lato c'è il Reddito di cittadinanza che nell'ultimo decreto fiscale ha trovato nuove risorse, ma per il quale occorrerebbe qualche modifica come sostengono anche dal Partito Democratico. E poi c'è Quota 100: lo strumento che consente di andare prima in pensione è una misura su cui non intende indietreggiare la Lega che ha ne ha voluto l'introduzione nel 2018. Sul primo, Fornero sostiene che "non ha sconfitto la povertà e poi ha fallito sulle politiche attive, ma è stato utile. Ora va rivisto e vanno eliminati gli sprechi", mentre si mostra critica su Quota 100: "È una controriforma in cui tante persone finiscono ingabbiate". Per Fornero, il Pnrr è l'occasione per elaborare interventi che guardino al futuro, ma attacca: "Se i politici pensano sempre e soltanto alle elezioni che stanno per arrivareallora è chiaro che si finisce schiacciati sul presente".

Reddito di cittadinanza, Fornero: Ridurne il costo

L'ex ministra del Lavoro invoca "pazienza" perché per la ristrutturazione del Paese "abbiamo molte cose da fare", dice. Si parte dal Reddito di cittadinanza su cui "ci vorrebbe un po’ di umiltà da parte di quelli che hanno sostenuto che la stessa approvazione del Reddito avrebbe miracolosamente abolito la povertà", osserva Fornero. Qualche risultato è stato raggiunto, ma il punto è che lo strumento "ha clamorosamente fallito" sulle politiche attive del lavoro. Per questo, "i due obiettivi vanno separati". E allora bisogna rivedere la misura non solo perché "è sbagliato fare sempre tabula rasa di tutto quello che è avvenuto prima", ma soprattutto perché questo è un momento in cui "è anche importante crescere per creare nuova occupazione, ma per farlo è importante che non si sprechino i soldi". Insomma, secondo Fornero sarebbe necessario rivedere il Reddito di cittadinanza, in primis riducendone "il costo complessivo". In secondo luogo, come già sostenuto dall'attuale ministro del Lavoro Andrea Orlando, occorre ridisegnare la misura aiutando di più "le famiglie numerose – dice Fornero – gli immigrati che oggi per lo più ne sono esclusi e poi tener conto dei diversi livelli di costo della vita tra regioni e città diverse".

Fornero boccia Quota 100: Una trappola

Nella sua intervista a La Stampa, l'ex ministra passa a rassegna anche Quota 100, l'altra misura introdotta dal governo Conte 1, e mette le cose in chiaro: "Non è una riforma pensionistica, ma semmai una controriforma, parziale, limitata nel tempo". Fornero la definisce una "trappola a scapito di quelli che maturano i requisiti poco dopo la sua scadenza". La preoccupazione è tutta per l'ingresso nel mondo del lavoro delle nuove generazioni perché parlare di pensioni significa anche pensare "al tasso di occupazione – spiega Fornero – Siamo agli ultimi posti in Europa, eppure il nostro sistema pensionistico incoraggia le uscite. L’esatto contrario di quel che serve oggi". Ecco perché l'economista si dice contraria a rinnovare Quota 100 o a finanziare misure analoghe: "Non sarebbe saggio". Al contrario, invece, occorrerebbe scommettere su altri strumenti come "Opzione donna, l’Ape sociale, l’Ape volontaria, la Rita, le misure per precoci e lavori usuranti". Fornero li elenca tutti, ma ammette: "Purtroppo quello delle pensioni è un terreno dove tutti alzano la loro bandierina, dai diritti acquisiti alle aspettative da non rinnegare, dimenticandosi tendenzialmente quelli che verranno, cioè i giovani".

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