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Pensioni, allo studio un allargamento della platea per la quattordicesima

Governo al lavoro sulla manovra: spunta l’ipotesi di un ritocco delle finestre d’uscita per Quota 100, ma l’indiscrezione è stata smentita dal ministero del Lavoro. Una delle possibili modifiche allo studio è quella di un allargamento della platea della cosiddetta quattordicesima, per aiutare i pensionati con reddito più basso.
A cura di Annalisa Cangemi
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Nella prossima legge di bilancio il governo pensa di inserire anche qualche intervento per i pensionati. Non si sa ancora quali misure verranno prese, ma l'idea che va per la maggiore, secondo quanto riportato anche da ‘il Messaggero', è quella concentrare le eventuali risorse su un allargamento della platea della cosiddetta quattordicesima, la somma aggiuntiva, da 300 a 650 euro circa, che dal 2007 viene riconosciuta (nel mese di luglio) ai titolari di assegni bassi. La platea attuale è di 3,5 milioni di persone: in questo modo verrebbe portata a un milione.

Oppure si sta pensando a un intervento di ripristino della rivalutazione dei trattamenti, che con le norme attuali risulta ridimensionata fino al 2021. In uno dei due tavoli tecnici tra governo e sindacati, in uno dei quali è stato discusso anche il cuneo fiscale, è emersa anche la proposta di una tassazione sostitutiva al 10 per cento sugli importi degli aumenti contrattuali, come ulteriore forma di riduzione del carico sul lavoro.

Per quanto riguarda Quota 100 nella Nadef è stato esplicitato che verrà portata a scadenza. Il ministro dell'Economia Gualtieri ha comunque ribadito di non voler modificare il meccanismo di uscita anticipata che porta la firma della Lega. In queste ore però, secondo quanto riportato dal quotidiano romano, pare sia stata presa in considerazione la possibilità di intervenire sulle finestre di uscita, in modo da diluire nel tempo la relativa spesa. Un'ipotesi che è stata però smentita dal ministero del Lavoro, che scarta qualsiasi ipotesi di modifica delle finestre di uscita. secondo quanto ha appreso l'Ansa.

"Siamo di nuovo all'annuncio truffa del un governo filo europeista ConteMontibis! Nella Nadef scrivono che portano Quota 100 a scadenza ed invece ecco la trappola: allungare di tre mesi la finestra significa infatti imbrogliare i lavoratori", ha tuonato il deputato della Lega ed ex vice ministro del lavoro, Claudio Durigon, commentando quest'ipotesi. "Nel caso, poi, di quelle persone che vanno in pensione per anzianità, significherebbe riapplicare l'aspettativa di vita della Fornero! Altro che quota 100 non toccata. Questa è una vera e propria truffa ai danni di chi ha lavorato una vita da parte di un governo che non sa più cosa fare per mettere le mani in tasca ai lavoratori!".

Sull'ipotesi di modifica di Quota 100 è intervenuto anche Salvini da Perugia: "Non si possono rubare mesi di vita a migliaia di lavoratori italiani come se nulla fosse". 

Secondo i sindacati si potrebbe attuare il ripristino delle rivalutazione quasi piena dei trattamenti e l'estensione della cosiddetta quattordicesima, la somma aggiuntiva che viene riconosciuta nel mese di luglio ai pensionati di almeno 64 anni che percepiscono fino a 1.000 euro al mese. La proposta sindacale di alzare la soglia fino a 1.500 euro è sicuramente troppo costosa: potrebbe essere preso in considerazione un valore più basso. Le due opzioni avrebbero un significato diverso: nel primo caso i beneficiari sarebbero i titolari di pensioni medie e medio-alte più danneggiati dal minor adeguamento all'inflazione; mentre con la quattordicesima si andrebbe a premiare una platea di pensionati con reddito più basso.

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