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Manovra 2025

Partite Iva, confermata la proroga del secondo acconto Irpef e la rateizzazione: le scadenze e come funziona

È stato confermato nel decreto Fisco il rinvio dell’acconto di imposte e tasse per le partite Iva, che potrà essere pagato anche in cinque rate fino a maggio. La data di scadenza per il pagamento slitta al 16 gennaio.
A cura di Annalisa Cangemi
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Slitta per le partite Iva il termine per pagare al fisco la seconda rata di acconto Irpef, la cui scadenza era fissata in precedenza al 2 dicembre (di regola il termine è il 30 novembre di ogni anno, che quest'anno però cade di sabato). Confermata la possibilità di pagare la rata a gennaio: il nuovo termine è il 16 gennaio.

Si tratta di una novità che era stata già introdotta l'anno scorso, e che quest'anno sarò confermata, grazie a un emendamento della Lega al dl Fisco collegato alla manovra 2025, ora all'esame della Commissione bilancio del Senato. L'emendamento in questione è stato però riformulato, e prevede di rinviare a gennaio il pagamento dell'acconto per le partite Iva, con la possibilità di pagarlo anche in cinque rate fino a maggio, in scadenza il 16 di ogni mese fino al 16 maggio, con l'esclusione però dei contributi Inail e Inps. La possibilità viene data alla partite Iva che dichiarano ricavi o compensi superiori a 170mila euro.

Cosa dice l'emendamento della Lega sulle partite Iva

Nel testo della modifica è previsto il rinvio della rata per il periodo d'imposta del 2024 e per i lavoratori con Partite Iva con ricavi fino a 170 mila euro. Nel testo, nella parte inserita come 7 bis, a proposito del ‘rinvio del versamento della seconda rata di acconto delle imposte dirette', si prevede al comma 1: "Per il solo periodo d'imposta 2024, le persone fisiche titolari di partita Iva che nel periodo d'imposta precedente dichiarano ricavi o compensi di ammontare non superiore a centosettantamila euro effettuano il versamento della seconda rata di acconto dovuto in base alla dichiarazione dei redditi, con esclusione dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi assicurativi dovuti all'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (Inail), entro il 16 gennaio dell'anno successivo, oppure in cinque rate mensili di pari importo, a decorrere dal mese di gennaio, aventi scadenza il giorno 16 di ciascun mese.

Il testo originale dell'emendamento, a prima firma del capogruppo del Carroccio al Senato Massimiliano Romeo, prevedeva già la rateizzazione, ma con interessi sulle rate successive alla prima. Anche l'esclusione dei contributi Inps e Inail, come si diceva, è parte della riformulazione del Governo.

Salvini ha rivendicato il risultato: "Ieri è stato approvata un'altra proposta della Lega: la rateizzazione del maxi acconto del 30 novembre per commercianti e partite iva che erano costretti a prendere un prestito per pagare le tasse anticipate su quello che forse avrebbero guadagnato l'anno prossimo. Viene rateizzata senza incrementi e multe".

Proroga del secondo acconto Irpef per le Partite Iva: tutte le scadenze

Le partite Iva possono pagare le tasse al Fisco un'unica soluzione con versamento entro il 16 gennaio 2025, oppure in cinque rate fino a maggio. Ecco le nuove scadenze:

  • 16 gennaio
  • 16 febbraio
  • 16 marzo
  • 16 aprile
  • 16 maggio
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