Par Condicio: la commissione di vigilanza Rai boccia la norma sui talk-show

Il presidente della commissione di Vigilanza Rai, Sergio Zavoli, ha formalmente bloccato le modifiche apportate da Pdl e Lega alla legge sulla Par Condicio che disciplinano programmi di informazione e tribune politiche, prevedendo per i primi le stesse restrizioni imposte alle seconde. Le trasmissioni di approfondimento, secondo quanto emerge dalle decisioni della commissione di vigilanza, non possono essere equiparati a tribune elettorali. I talk-show di informazione come Annozero e Ballarò non saranno bloccati durante la campagna elettorale per le elezioni amministrative del 2011. Il presidente Zavoli ha giudicato, infatti, “inammissibili” le modifiche proposte dalla maggioranza al testo di legge, ovvero i tre emendamenti e i due commi che equiparano gli spazi di comunicazione politica ai programmi di approfondimento.
Secondo il presidente della commissione di vigilanza Rai, l'equiparazione tra le regole che disciplinano la messa in onda di queste due tipologie di trasmissione televisiva avrebbe “effetti impropri con una pesante incidenza sull'autonomia editoriale, gestionale e operativa dell'azienda”. A tal riguardo, Zavoli cita la legge 28/2000 sulla par condicio e la sentenza della Corte Costituzionale del 2002, che rendono netta la distinzione tra tribune politiche e programmi di informazione.
La commissione di vigilanza si allinea ai dubbi espressi dall'Agcom, che oggi impone a Tg1, Tg4 e Studio Aperto di equilibrare i tempi dedicati alle forze di maggioranza e di opposizione all'interno dei propri telegiornali. Anche questa è par condicio.