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Pane sospeso per aiutare i poveri, ma solo se italiani: “Un malinteso, aiuteremo anche stranieri”

L’iniziativa è stata avviata ad Aosta e punta a fornire uno strumento concreto per aiutare i residenti in situazione di indigenza impossibilitati a comprare generi alimentari di prima necessità come il pane. L’esclusione dei residenti stranieri senza cittadinanza italiana è stata fonte di polemica, ma gli ideatori dell’iniziativa Pane Nostrum hanno spiegato: “È stato solo un grosso malinteso, ma tutto è stato chiarito. Valuteremo tutte le richieste che arriveranno con certificazione Isee sotto i 4.500 euro, indipendentemente dalla nazionalità”.
A cura di Charlotte Matteini
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Ad Aosta sbarca l'iniziativa Pane Nostrum, lanciata dall'Associazione Disabili Onlus presieduta da Daniele Ernesto Mantovanelli. Pane Nostrum si pone l'obiettivo di aiutare gli indigenti residenti nel territorio di Aosta, con l'aiuto di cinque panetterie del luogo, mettendo a disposizione la possibilità di lasciare una somma per pagare il pane destinato alle famiglie bisognose che si rivolgeranno all'associazione. Ricalcando la tradizione del caffè sospeso di origine partenopea, i clienti che vorranno aiutare i propri concittadini potranno quindi pagare al posto loro il conto del pane giornaliero, chiedendo al panificatore aderente all'iniziativa di donare il pane acquistato a chi non può permettersi di comprarlo. "L'idea è di lasciare un euro con il quale si acquistano più o meno cinque panini" – ha spiegato il presidente dell'Associazione Disabili onlus Daniele Ernesto Mantovanelli.

Nelle cinque panetterie aderenti sarà presente un barattolo dove chiunque potrà inserire l'offerta che ritiene opportuna, somme che serviranno per pagare il pane per le famiglie bisognose per due volte a settimana, che verrà consegnato il martedì e il venerdì a chiunque si presenti in negozio con i buoni forniti dall'Associazione Disabili Onlus."Dopo aver perso il lavoro, sia io che mia moglie e con un minore a carico, so cosa vuol dire avere il frigo vuoto, senza l'aiuto delle istituzioni. Ma ora che stiamo bene e che tutto si è risolto, grazie all'aiuto di un gruppetto di persone alle quali sarò eternamente grato, mi impegno perché un gesto così semplice come quello di rinunciare a un caffé per regalare un bene primario a una famiglia si diffonda quanto più possibile", ha spiegato Luca Concas, membro dell'associazione.

Per ottenere l'accesso al servizio, i richiedenti dovranno fornire l'Isee familiare all'associazione che si occuperà di verificare l'esistenza dei requisiti necessari. L'iniziativa, però, è valida solo per i residenti aostani in possesso di cittadinanza italiana, dunque esclude le eventuali famiglie indigenti di origine straniera in possesso del solo permesso di soggiorno. "Sgomberiamo subito il campo dagli equivoci: è giusto aiutare tutti, ma noi vediamo tanti nostri concittadini in grande difficoltà. Non esiste discriminazione, abbiamo deciso che questo aiuto è riservate alle famiglie residenti in Valle con cittadinanza italiana", ha spiegato Concas.

Esplosa la polemica, a causa dell'esclusione degli indigenti stranieri dall'iniziativa, il presidente dell'Associazione Disabili Onlus Daniele Ernesto Mantovanelli ha dichiarato a Fanpage.it: "È stato solo un grosso malinteso, ma tutto è stato chiarito. Forse è colpa della nostra poca esperienza nel settore del volontariato. Valuteremo tutte le richieste che arriveranno con certificazione Isee sotto i 4.500 euro, indipendentemente dalla nazionalità".

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