Palazzo Madama nega nuovamente l’arresto per il senatore Tedesco

La Giunta delle immunità del Senato nega nuovamente l'arresto per il senatore ex Pd, Alberto Tedesco, accusato dalla Procura di Bari di corruzione nell'inchiesta sugli appalti nella sanità pugliese. La decisione è arrivata oggi al termine di un acceso dibattito della giunta che ha visto contrapposti gli esponenti di Pdl e Lega che hanno votato contro l'arresto e quelli di Pd e Idv che invece hanno votato a favore. La votazione finale si è conclusa 12 a 7 e secondo la decisione della stessa Giunta la vicenda non sarà nemmeno ridiscussa in Aula.
La nuova imputazione è di associazione a delinquere – Il Senato, dopo aver salvato Tedesco nel luglio scorso con un voto molto contestato in Aula, mette la parola fine alla vicenda respingendo al mittente la nuova richiesta di arresto per improcedibilità. La procura di Bari, infatti, aveva provato a presentare una nuova richiesta in base alle recenti decisioni del tribunale del riesame che ha ribaltato una precedente sentenza del Giudice per le indagini preliminari. Fin dall'inizio della vicenda giudiziaria i pm avevano iscritto Tedesco nel registro degli indagati anche per associazione a delinquere oltre che per corruzione, ma il Gip aveva rigettato la prima formulazione per poi essere smentito dal Riesame. Dalla giunta del Senato però nessun segno di voler riprendere in considerazione il caso Tedesco, in quanto già esaminato e sul quale si era già espressa per il no.
Il caso non approderà nemmeno in Aula – Alla decisione contraria all'arresto, ha fatto seguito una nuova votazione che probabilmente farà discutere ancora di più, la Giunta del Senato con un solo voto di scarto ha deciso che il caso non debba essere nemmeno esaminato dall'Aula parlamentare, perché i senatori già si sono espressi una volta contro l'arresto di Tedesco. Molti dubbi restano su questa seconda decisione soprattutto sul piano della procedura, e dopo le proteste formali di alcuni politici il presidente della Giunta, Marco Follini, ha deciso di scrivere una lettera al Presidente del Senato Schifani per invitare la presidenza a convocare la Giunta del Regolamento e chiedere se l'interpretazione è stata svolta in maniera corretta.